Mille alberi per dare un segno di presenza
ROVIGO – «Il mio è un gesto di amicizia, non di politica. Lo faccio perché sono convinto che il verde possa riqualificare le aree degradate di ogni città con un aumento considerevole del loro valore, come ho visto accadere a Berlino o a Parigi; e perché, in un momento di crisi, è bene che un privato faccia uno sforzo anche per dare qualcosa alla sua città e non si aspetti soltanto di ricevere».
Le parole di Filippo De Sero, giovane titolare dell’azienda agricola Vivai De Sero, associata Coldiretti di Villadose, hanno fatto luce sulla vicenda dei “mille alberi”.
Stamattina, in conferenza stampa, Filippo De Sero ha presentato la sua idea di regalare alla città di Rovigo mille piante in vaso, fra arbusti e alberelli di 30 specie autoctone diverse, perché vengano piantumate in aree degradate, individuate dal Comune.
La fornitura arriverà domenica prossima, 4 dicembre, e rivestirà di verde piazza Vittorio Emanuele; poi, dalla settimana successiva, inizierà la messa a dimora. Borsea, Boara, i canili, lo stadio della Commenda, il Gabrielli, San Pio bassa, sono solo alcune delle zone che rinverdiranno grazie alla donazione della Vivai De Sero.
La Vivai De Sero è azienda leader nella coltivazione di piante d’acqua salata, produttrice all’ingrosso di piante ornamentali e forestali. Lavora nei cantieri Mose di Venezia per il ripristino degli ambienti lagunari, riqualifica a verde grandi aree dismesse e realizza impianti di fitodepurazione in giro per il mondo. Filippo De Sero è reduce dalla vittoria del premio Oscar Green 2011 di Coldiretti per l’imprenditoria agricola innovativa ed ha ricevuto anche il premio “Florovivaista dell’anno” 2010.
«Volevo condividere questi successi col mio territorio – ha detto Filippo De Sero – perché sono polesano e la mia azienda appartiene a questa terra, anche se lavoriamo in giro per l’Europa. Ci sembrava giusto dare un segno di presenza, un segnale verde che è quello che sappiamo fare».
«Siamo un’azienda giovane – ha continuato De Sero – abbiamo investito molto in specializzazione e sul risparmio energetico, acquistando macchinari moderni; abbiamo molti giovani collaboratori e credo che il settore ambientale possa dare grosse chance ai giovani con nuove opportunità di lavoro. I giovani devono riprendersi i loro spazi».
Da un’azienda Coldiretti non poteva mancare un messaggio per la valorizzazione del territorio: «Il “km zero” si può sostenere anche nel florovivaismo – ha concluso De Sero – Abbiamo eccellenti produttori delle nostre zone che cercano di valorizzare i propri prodotti. E’ vero che gli olandesi sono i leader mondiali per la fornitura di piante, ma vi chiedo: quanta energia consumano per il trasporto? Invito tutti, allora, ad acquistare dai nostri vivaisti, non dico polesani, ma almeno veneti».