Perdite già stimate oltre il 30% produzione
Salvan: “Un’altra coltura soffre”
La siccità che sta colpendo tutta la Penisola, con precipitazioni nettamente inferiori rispetto alle medie storiche del periodo, non sta risparmiando nessuna coltura. E tra quelle a rischio troviamo quest’anno anche l’erba medica.
La segnalazione della criticità è partita dalle aziende socie afferenti alla filiera foraggi essiccati che hanno chiesto l’intervento degli uffici di Coldiretti Rovigo. In particolare, la zona che sembra essere più colpita è quella del basso Polesine, la più vicina al delta del Po. “Proprio oggi – spiega Gianni Rossi di Coldiretti Rovigo - abbiamo iniziato le verifiche in campo. La procedura prevede poi la richiesta dell’attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale, come previsto dal D.Lgs. 102 del 29 marzo 2004. I nostri tecnici, allertati dai produttori, stanno monitorando la situazione, come prevede il decreto, tramite sopralluoghi e produzione di documentazione fotografica; in certe zone, non piove da aprile e i danni sono visibili”.
“Abbiamo imparato a riconoscere gli effetti immediati della siccità– commenta il presidente Carlo Salvan –, ma la cosa più importante è riconoscere che siamo nel bel mezzo di una serie di calamità naturali eccezionali dovute ai cambiamenti climatici. Il nostro lavoro è profondamente cambiato in questi anni, ma quello che accade, stagione dopo stagione, ci spiazza e ci fa vivere nella totale incertezza. Prendiamo ad esempio la coltura dell’erba medica, di natura molto resistente alla siccità grazie al suo apparato radicale molto profondo, eppure quest’anno è stata presa di mira dalla siccità. Sono eventi che fanno riflettere. Si coglie l’occasione per comunicare che gli uffici sono a disposizione per ulteriori verifiche per danni causati dalla siccità qualora non avessero già provveduto”.