Un marchio per chiudere le filiere ittiche
ROVIGO – Ente Parco del Delta, Coldiretti Rovigo e Unci pesca uniti per lanciare il nuovo marchio “Pesca amica/ miglio zero” che contribuirà a far emergere dall’anonimato il pesce ed i molluschi del Delta polesano secondo la logica di portare il prodotto locale al consumatore distinto nella sua tracciabilità di produzione. Un primo passo di un progetto unitario di valorizzazione del territorio del parco, attraverso le eccellenze ittiche delle lagune e del mare.
Il nuovo marchio sarà presentato alla stampa veneta e locale, domenica 8 maggio, alle 10.30, in Camera di commercio a Rovigo.
A seguire, verso le 12, in piazza Vittorio Emanuele II, saranno inaugurati punti informativi e uno stand gastronomico per far assaporare al grande pubblico le migliori preparazioni a base di vongole veraci, cozze di Scardovari, anguille del Delta, cefali, sarde e alici, a miglio zero, ovvero pescate e allevate dalle coop di pescatori bassopolesani di Unci pesca e preparate dallo chef del ristorante Aurora di Porto Tolle (Ro).
«Un’iniziativa di pregio – commenta Geremia Gennari, presidente dell’Ente parco – perché pesca e acquacoltura sono settori di sicura eccellenza del nostro territorio, ed elementi di forza per trainare la promozione di tutto il comprensorio del Parco. Inoltre – conclude – il progetto è frutto della collaborazione tra più enti e persone, a dimostrazione che si può “fare squadra” e ottenere così dei risultati più incisivi, in termini di operazione di marketing».
«Quando i nostri prodotti ittici, freschi dalle lagune e dalle coste del comprensorio del Delta del Po - spiega Alessandro Faccioli di Coldiretti Impresa pesca e Unci pesca - arrivano ai centri di depurazione o di spedizione, si confondono con tutto il resto del prodotto ittico, anche con quello di minore qualità. Il nuovo marchio sarà distintivo della nostra professionalità e legato al territorio di produzione. L’obiettivo è che il consumatore finale sappia chi è il singolo pescatore che ha curato il prodotto che sta mangiando nella logica della filiera corta e garantita».
«Siamo felici che anche il mondo della pesca faccia sentire la propria voce – commenta il presidente di Coldiretti Rovigo, Valentino Bosco – E’ importante che si cominci a conoscere cosa significa essere pescatori nel Delta, un territorio in equilibrio sempre precario, con costante pericolo per la vivificazione delle lagune. Riuscire a tracciare il prodotto ittico ricostruendone il percorso, significa riconoscere valore aggiunto al lavoro dei pescatori del Delta».