23 Dicembre 2025
ORIGINE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI: COLDIRETTI VENETO SCRIVE AI CAPIGRUPPO REGIONAL

 

Salvan:”Basta inganni sull’origine, serve una modifica urgente al codice doganale europeo”

Coldiretti Veneto ha inviato a tutti i capigruppo della nuova legislatura regionale una proposta di mozione per chiedere la modifica della disciplina sull’origine doganale dei prodotti agricoli e alimentari, con l’obiettivo di rafforzare la tutela del Made in Italy e garantire trasparenza ai consumatori.
Da sempre Coldiretti è in prima linea nella battaglia contro l’inganno sull’origine dei prodotti, una pratica che danneggia gravemente gli agricoltori, l’intero sistema agroalimentare e i cittadini. Un impegno che ha portato, negli ultimi 25 anni, a risultati fondamentali come l’introduzione dell’etichettatura obbligatoria dell’origine per numerose filiere, grazie a una costante azione di mobilitazione a livello locale, nazionale ed europeo.
“La difesa dell’origine dei prodotti non è una battaglia di categoria, ma una questione di trasparenza e di giustizia – dichiara Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto –. I consumatori hanno il diritto di sapere cosa mettono in tavola e gli agricoltori il diritto di non subire concorrenza sleale”.
Nel mirino di Coldiretti c’è in particolare la vigente disciplina doganale contenuta nel regolamento (UE) n. 952/2013, che stabilisce l’origine di un prodotto in base al Paese dell’ultima lavorazione o trasformazione sostanziale (cosiddetta origine non preferenziale). Un criterio che, applicato ai prodotti agroalimentari genera effetti distorsivi ed ambiguità.
“Questa norma consente di attribuire un’origine “Made in Italy” a prodotti che in realtà provengono dall’estero e arrivano nel nostro Paese solo per un’ultima fase di trasformazione – spiega Salvan –. Un esempio emblematico è quello del concentrato di pomodoro importato che viene lavorato in Italia al solo scopo di ottenere un’etichetta italiana pur partendo da materie prime di provenienza e qualità ben diverse”.
La battaglia contro l’inganno sull’origine rappresenta, per Coldiretti, il cuore della difesa del Made in Italy. Un impegno che ha portato anche a contrastare i traffici di cibo nei porti e a raccogliere oltre un milione di firme a sostegno di una normativa più equa.
“Avere al nostro fianco le istituzioni, dai Comuni alla Regione Veneto, è strategico per dare ulteriore forza politica alla nostra richiesta di modifica della normativa europea – sottolinea il presidente di Coldiretti Veneto –. Per questo chiediamo il sostegno autorevole del Consiglio regionale del Veneto affinché si faccia promotore di un’azione politica forte nelle sedi competenti”.
Coldiretti Veneto chiede in particolare di escludere i prodotti agricoli e alimentari dall’ambito di applicazione del codice doganale, prevedendo come unico criterio per l’individuazione dell’origine del cibo l’indicazione del luogo di provenienza delle materie prime.
“L’obiettivo è chiaro: garantire trasparenza, corretta informazione ai consumatori e una reale tutela del nostro patrimonio agroalimentare – conclude Salvan –. Confidiamo che il Consiglio regionale sappia cogliere l’importanza di questa iniziativa e approvare in tempi strettissimi e all’unanimità la mozione che abbiamo proposto”.

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Questa misura prevede il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. OBIETTIVO: Sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo.

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