L’ufficio Formazione di Impresa Verde Rovigo sta organizzando altre due edizioni del corso che riguarda sia la coltivazione dei cereali antichi, sia la sperimentazione e le performance legate all’impiego del prodotto. Per chi è dipendente agricolo, partecipe familiare, coadiuvante o titolare di partita Iva agricola, sarà possibile nei prossimi mesi partecipare ai corsi di formazione dedicati alla produzione cerealicola in Veneto finanziati nell’ambito del progetto realizzato da Coldiretti Veneto per la riscoperta dei cereali antichi che coinvolge diversi partner tra cui l’Università di Padova. Il corso svilupperà le coltivazioni cerealicole minori dall’inquadramento botanico, alla storia di queste colture, passando per le normative vigenti che regolamentano le granaglie, fino alle valutazioni sul campo e all’etichettatura adeguata per tali prodotti.
I corsi sono gratuiti ed aperti ai possessori dei requisiti sopracitati ma i posti sono limitati perciò occorre segnalare la propria iscrizione compilando il modulo presente qui (Domanda iscrizione corsi cereali). Maggiori informazioni sulle date e sulle modalità di svolgimento dei corsi saranno fornite ai partecipanti che, si ricorda, per conseguire l’attestato, dovranno frequentare almeno il 70% del percorso formativo della durata complessiva di 26 ore. I posti sono limitati perciò occorre segnalare la propria iscrizione all’ufficio formazione ai numeri 0425/201918 oppure 939 o scrivendo a formazione.ro@coldiretti.it .
In Veneto la coltivazione di grano duro è una realtà solida: con 16 mila ettari e 28 mln di valore produzione, la pianura padana si candida a nuovo tavoliere d’Italia. I dati confermano la crescita del 26% del valore nell’ultimo decennio, in gran parte dovuto all’aumento della superficie investita, tra le province più interessate ci sono Rovigo e Padova. Inoltre, da tempo si è rafforzata la tendenza dei consumatori a cercare prodotti di origine nazionale per sostenere l’economia e il lavoro del territorio. Questo trend inevitabilmente premia le scelte degli agricoltori che rispettano le buone prassi e scelgono l’indirizzo biologico per le colture in campo, optando in molti casi anche per le
sementi di cereali antichi per introdurle nelle diete di chi è intollerante al glutine.