I molluschicoltori polesani non hanno intenzione di abbassare il prezzo delle vongole veraci al pari dei colleghi ferraresi di Goro e Gorino. Ma non vogliono neppure mettersi a battagliare con le altre marinerie.
“In un momento difficile per tutto il comparto, quando è in gioco la sopravvivenza di centinaia di imprese ittiche non è proprio il caso di fomentare la contrapposizione tra le diverse realtà molluschicole confinanti” – commentano Massimo Lazzarin e Adriano Garbi, le due prime cariche del Consorzio delta nord, principale cooperativa del comprensorio di Rosolina e Porto Viro, aderente ad Impresapesca Coldiretti Rovigo. “Serve invece – proseguono il presidente ed il vice – un tavolo di dialogo promosso dalle istituzioni polesane e ferraresi, con i principali consorzi di produttori e le associazioni di categoria, dove si possano superare i personalismi e le diffidenze che non giovano a nessuno, e dal quale il mondo della pesca possa uscire compatto, con la forza necessaria per affrontare la controparte commerciale”.
“E’ evidente – spiegano Lazzarin e Garbi – che c’è un prezzo di sopravvivenza, che per le vongole veraci è di 3 euro al chilo, al di sotto del quale non è possibile andare, visti gli elevatissimi costi della semina, a meno di lavorare completamente sotto-costo. Non si può continuare a chiedere sacrifici di margine ai produttori, quando il prezzo al dettaglio resta invariato”. “Chiarito questo – concludono il presidente ed il suo vice – non possiamo ottenere il risultato dividendoci tra marinerie, ma dobbiamo tentare la strada del dialogo con tutti gli attori del comparto”.