“Coldiretti non ne può più di sentire dalla Regione Veneto che ci sono a disposizione circa 10 milioni di euro per gli eventi calamitosi del primario (l’ormai famoso, residuo di un programma comunitario, che arriva direttamente da Roma). Chiediamo da mesi che quella somma sia destinata al credito agevolato per le aziende agricole, colpite da maltempo e siccità, perché ne hanno bisogno subito. Assessore regionale all’Agricoltura, Franco Manzato, se ci sei, batti un colpo!”.
Così il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, interviene duramente a commento della disastrosa annata agraria 2013, che sta affondando letteralmente nei campi diventati pantani per i continui acquazzoni che si susseguono da mesi, a giorni alterni. Gli imprenditori agricoli non riescono ad entrare in campagna per seminare, per concimare, per fare i trattamenti fitosanitari, per sfalciare l’erba medica per gli animali, che è ormai fradicia e marcia. Semine di mais in ritardo di due mesi. I frutteti in asfissia radicale stanno lasciando cadere i frutticini; i kiwi hanno allegato solo per il 30-40 per cento (il processo di trasformazione dei fiori in frutti). Nelle aree di Lusia e Rosolina è completamente saltata la programmazione trapianto-raccolto, con conseguenze sulle imprese vivaistiche fornitrici di piantine orticole e sulla disponibilità di prodotto.
“Le nostre aziende agricole vengono da un 2012 disastroso, in cui la siccità ha fatto perdere più del 50 per cento del raccolto in tutte le colture – spiega il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo -. Ora l’annata 2013, che doveva essere quella del riscatto, si sta rivelando anche peggiore della precedente e mette a rischio la stessa sopravvivenza delle imprese agricole, che non possono far fronte a perdite di reddito così ingenti e ripetute per due annate consecutive”.
“Ma noi imprenditori agricoli non stiamo a lamentarci per le piogge – continua il presidente – perché conviviamo da sempre con le bizze del clima, anche se è evidente che, in questo momento, la preoccupazione per il futuro delle nostre aziende è tanta. Quello che però diventa intollerabile è l’assoluta indifferenza della politica agricola regionale ed i proclami di fantomatiche piogge di soldi sulle imprese agricole, che continuiamo a sentire e non vediamo mai. E proprio in un momento di estrema criticità per le imprese agricole, ormai in carenza di liquidità, esposte a due annate di investimenti e spese che non sono rientrati”. “Visto che i soldi ci sono – conclude Giuriolo – devono essere stanziati subito e adesso”.