Inaugurato il museo nato dalla passione di Idelmo Fecchio
ARIANO NEL POLESINE (RO) – Il sogno di Idelmo Fecchio, ormai nonnino centenario, si è realizzato. Ora tutti riconoscono che le “ocarine” di argilla sono parte della storia e della cultura della gente rurale del delta del Po. E’ stato inaugurato sabato 27 marzo, a Grillara di Ariano, il nuovo allestimento della collezione di ocarine della famiglia Fecchio, inserito nel Sistema museale del Polesine.
“Questo è un museo che rappresenta l’identità del nostro territorio – ha chiosato l’assessore provinciale al Turismo e cultura, Laura Negri – E’ un luogo che è nato dall’amore e dalla passione che Idelmo Fecchio ha trasmesso al figlio Benvenuto e alla sua famiglia e tutti i visitatori che arriveranno qui in futuro sentiranno questo amore nell’aria e nelle creazioni”.
Il taglio del nastro è stato un momento emozionante per i ricordi personali evocati dall’assessore provinciale ai Rapporti col Parco del delta, Marinella Mantovani, che risiede fieramente a Grillara: “Ero bambina e ricordo Idelmo col motorino e una cassetta legata con lo spago al portapacchi, che andava in cerca di terra per le sue ocarine. Noi di Grillara abbiamo visto evolversi questa passione, prima attraverso i laboratori didattici della fattoria di Benvenuto e oggi siamo fieri che il sogno di Idelmo sia diventato una parte importante dei percorsi di conoscenza del nostro Parco”.
A fare da contorno all’inaugurazione c’era tutto il paese, gli amici, i rappresentanti di associazioni culturali di costruttori di ocarine da mezza Italia e tutta l’istituzione Provincia di Rovigo (fra cui l’assessore all’Agricoltura Claudio Bellan, nonostante la stazza nascosto dietro le teste del pubblico), ma in punta di piedi, per non essere troppo invadente in una festa che sembrava appartenere di più alla gente e al territorio, complice la coincidenza dei festeggiamenti per il centesimo compleanno di Idelmo.
C’era Emanuela Finesso, direttrice del Parco regionale del delta, che ha contribuito con i pannelli esplicativi del nuovo allestimento della collezione; c’era Lorenza Bellettato in rappresentanza di Coldiretti, l’organizzazione agricola cui appartiene l’azienda “L’ocarina” di Benvenuto Fecchio, che per prima ha proposto le sue fattorie come centri di trasmissione alle giovani generazioni del “sapere rurale”. “Abbiamo creduto nell’importanza che l’azienda agricola insegni ai ragazzi a mettere le mani nella materia – ha detto Bellettato – che porti i giovani a contatto con la natura e l’ambiente rurale e questa fattoria di Benvenuto Fecchio ha proprio incentrato tutta la sua attività sulla manipolazione dell’argilla e sul rapporto diretto coi ragazzi. E’ stata tra le prime fattorie ad essere riconosciuta dalla Regione Veneto nel 2003 e oggi siamo fieri che sia diventata parte del Sistema museale polesano”.
Il sindaco di Ariano Giovanni Chillemi con la fascia e un po’ di commozione ha detto che “Idelmo è un artista della terra ed è bello pensare che questa passione che è diventata tradizione, da oggi resterà nel tempo, al di là del suo sogno. La famiglia Fecchio è un esempio eclatante di valorizzazione delle tradizioni, ma tutti noi abbiamo il dovere di mantenerle vive nel tempo, di amarle e di trasmetterle alle giovani generazioni insieme ai valori che le hanno generate”. La presidente della Provincia di Rovigo, Tiziana Virgili, arrivata con largo anticipo con la fascia blu, ha concluso sottolineando l’aspetto umano che sottende l’artigianato delle ocarine. “Ho sentito Idelmo suonare – ha detto – ma prima che dalla bocca la musica usciva dal cuore e così è per suo figlio Benvenuto. Grazie a questa famiglia le ocarine, che richiedono grande manualità e tanto lavoro, sono diventate un simbolo peculiare di questo territorio”.
Dopo il taglio del nastro, c’è stata la visita all’allestimento della collezione, che comprende oltre 200 pezzi, realizzati interamente da Idelmo e Benvenuto Fecchio.
Infine, grandi festeggiamenti e taglio della torta per Idelmo, che ogni tanto asciugava le lacrime di commozione e applaudiva alle dediche pervenute dai costruttori di ocarine di tutta Italia insieme con le loro creazioni e agli omaggi delle istituzioni.