BADIA POLESINE (RO) – Un salame speciale, unico come unico era il budello che lo conteneva, veniva donato dal fittavolo al “paron” della tenuta agricola, per ingraziarselo e rinnovare il contratto d’affitto che, tradizionalmente, scadeva a San Michele, il 29 settembre di ogni anno. Da lì il detto “far sanmichele” per indicare il triste momento in cui il contadino caricava famiglia e masserizie su carri e carretti e partiva in cerca di nuove campagne da coltivare. Una tradizione che si è protratta fino ai primi del Novecento.
Niente più traslochi, ma quel salame si insacca ancora e l’agriturismo Le Clementine di Badia, associato Terranostra Coldiretti, l’ha ripescato dalla memoria e lo ripropone con lo stesso sapore e lo stesso profumo.
Si terrà, proprio domenica 29 settembre prossimo, giorno di San Michele arcangelo, alle 20, la sesta edizione della serata “A cena con la… zia, gentile”, organizzata dalle Clementine col patrocinio della Provincia di Rovigo, del Comune di Badia, di Terranosta e Coldiretti Rovigo.
La “zia” ed il “gentile” sono i nomi tradizionali di quei salami, che venivano regalati al proprietario dei terreni oppure alle personalità importanti del paese, come il parroco e il medico, cui la gente rurale era storicamente in stato di soggezione perenne.
Solo carne genuina, sale, pepe, aglio e vino; budello dell’intestino retto e cieco, lavato con maestria (e ce n’è uno solo in un maiale); presidio maniacale di umidità e temperatura durante la lunga stagionatura. Questo sono i salumi “zia” e “gentile”, i migliori della tradizione rurale polesana, preparati, con le sue mani ed i suoi maiali, da Beppe Tomaini dell’agriturismo Le Clementine. Per la serata, verranno accompagnati dal pane “schizoto” caldo, fatto in casa, gnocchi alla cannella, verdure gratinate di stagione.