conferenza stampa
martedì 3 luglio 2012 – ore 16.30
sede Coldiretti Impresa Pesca, Palazzo delle Associazioni
p.zza Matteotti 1, Porto Viro (RO)
Il settore della molluschicoltura polesana è in piena crisi, ma la burocrazia e l’amministrazione regionale ci mettono del loro, ritardando oltre ogni ragionevolezza il rilascio delle concessioni demaniali per l’acquacoltura delle vongole nelle lagune rosolinesi.
Le cooperative e le imprese di molluschicoltori polesani dispongono di aree limitate rispetto ai colleghi delle province limitrofe di Ferrara e di Venezia: mentre i vongolari polesani possono contare su un’area di concessione media di 3000-4000 metri quadri a testa, i ferraresi di Goro possono disporre di 10.000 metri quadri ed i veneziani di Chioggia possono coltivare quasi 20.000 metri quadri a testa.
Nonostante l’intera laguna di Caleri sia da considerare come demanio marittimo, con la possibilità di rilasciare agli acquacoltori i 200-300 ettari di valle, la Regione intende metterne a bando soltanto 18.
La ristrettezza dell’area di concessione è, in parte, aggravata dall’annoso problema della titolarità giuridica delle aree lagunari. La delimitazione della laguna di Vallona non è mai stata attivata, sicché, a tutt’oggi, un’ampia area coltivabile è stata acquisita da soggetti privati e sottratta alla disponibilità dei pescatori, con gravi perdite per il Demanio in termini di canoni non riscossi.