GRANCHIO BLU: ARRIVA IL COMMISSARIO STRAORDINARIO CATERINO
Salvan, Coldiretti Rovigo: “La produzione vongole polesana è stata dichiarata azzerata: il settore ha bisogno di ossigeno”.
Faccioli, Coldiretti Impresapesca “Siamo a disposizione fin da subito per un confronto”.
È di oggi la notizia che è stato nominato il commissario Enrico Caterino, ex Prefetto di Rovigo: l’incarico è stato annunciato dai ministri dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida e dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Caterino è di origini campane, classe 1955, è laureato in Giurisprudenza. Dal 1987 è entrato nei ruoli del Ministero dell’Interno; nel 2016 fu nominato Prefetto per Rovigo dove rimase per circa due anni. Caterino, come commissario straordinario, avrà a disposizione un fondo per attuare il piano di contenimento di 10 milioni di euro, gli interventi potranno essere realizzati in un arco temporale che inizia in questo 2024 con un milione di euro, proseguiranno nel 2025 con altri tre milioni e per il 2026 sono previsti sei milioni.
“Auguriamo buon lavoro al nuovo commissario straordinario Caterino – commenta il presidente di Coldiretti Rovigo Carlo Salvan -. Purtroppo, dobbiamo ricordare che sono a rischio, tuttora, migliaia di posti di lavoro e le filiere economiche devono essere preservate per il valore che rappresentano. La diffusione del granchio blu ha devastato le attività di pesca di molluschi e vongole sulla costa del Veneto, in particolare nel Delta del Po dove ha divorato l’intera produzione di vongole. Il granchio è nelle lagune ed è arrivato fino a riva, sulle spiagge del litorale. Le presunte morie segnalate da qualcuno nei giorni scorsi e attribuite alle più disparate motivazioni senza basi scientifiche, non hanno eliminato il problema, anzi confermano solo la presenza diffusa di esemplari che hanno trovato nei fondali dei nostri mari il loro habitat ideale. Attendavamo la nomina, Caterino è un uomo di esperienza, ora tutti al lavoro per trovare soluzioni a questa situazione. Coldiretti Veneto attraverso le sue articolazioni territoriali ed Impresa Pesca è a disposizione per collaborare al fine di evitare la perdita totale di un patrimonio identitario dal valore inestimabile, fatto anche da risorse umane che praticano un mestiere riscoperto dalle nuove generazioni a cui dobbiamo garantire un futuro”.
“Siamo a disposizione per un confronto e per lavorare assieme nella ricerca di soluzioni. Come associazione abbiamo il dovere di proteggere il settore e gli associati, qui rischiamo che le eccellenze diventino solo un bellissimo ricordo” – conclude Alessandro Faccioli responsabile Coldiretti Impresapesca.