E giovedì 16, osservazione del cielo con strudel
BADIA POLESINE (RO) – Si sapeva che c’erano delle sorprese culinarie, ma alle “coccole del gusto” nessuno era preparato. Alla serata cultural gastronomica di ieri sera, all’agriturismo Le Clementine di Badia, i titolari Luciana Clementina e Beppe hanno servito una chicca dopo l’altra. Piatti introvabili arrivati diretti dalla tradizione famigliare: il pane “schizzotto col radesèo” (il velo del maiale) ,fatto a morbide e dolci sfoglie alla maniera di nonna Clementina, il lombo di maiale insaccato come affettato, dalla carne saporita, magra e soda, i salumi “zia” e “gentile” con la loro morbidezza e profumo intenso, lo strudel di pasta sfoglia trasparente e caramellata, preparato col nuovo raccolto delle mele Golden.
Ospiti, tanti, in visibilio.
La serata era patrocinata da Coldiretti e associazione degli agriturismi Terranostra, comune di Badia, rappresentato dall’assessore alla Cultura e turismo, Cristian Sartori, provincia di Rovigo, e con la collaborazione di Slow food, presente in forze con Paolo Giolo e Davide Biasco, componenti della Condotta di Rovigo. Tutti compiaciuti per la portata storico-culturale dei piatti presentati, preparati secondo tradizione, con i prodotti agricoli della stessa azienda agrituristica.
Ma c’è ancora una possibilità di assaggiare quello straordinario strudel, giovedì 16 settembre prossimo, a partire dalle 21 e trenta, sempre all’agriturismo Le Clementine.
L’appuntamento è con “AstroAgreste”, serata dopocena in campagna, da dedicare all’osservazione del cielo di settembre, con la guida dell’astrofilo Lorenzino Corrà e del suo telescopio. Particolarmente invitati sono i bambini e le famiglie, ma la partecipazione è aperta a tutti e gratuita, previa necessaria prenotazione. Infatti agli ospiti verranno serviti dolcetti di stagione e lo strudel di mele di nonna Clementina.
L’osservazione del cielo avverrà all’aperto, nel silenzio della campagna e avrà come oggetto particolare la luna al primo quarto.
Nella tradizione popolare, la luna di settembre è la luna della stagione che cambia: l’arrivo dell’equinozio d’autunno (21 settembre) sancirà la fine dell’estate. La campagna autunnale, però, sembra rifiorire: le piante che per tutta l’estate hanno prodotto frutti e semi per assicurarsi la riproduzione, si attardano in una lunga pausa vegetativa. La temperatura torna ad essere mite ed i fiori tornano a sbocciare. Questo era il momento in cui si raccoglievano i migliori frutti per formare la semenza per la primavera. Saranno i primi freddi a segnalare alle piante che è tempo di ritirarsi nel riposo invernale.