“Col regolamento 913/2014 la Commissione europea ha istituito, seppure in ritardo, delle misure di sostegno eccezionali a carattere temporaneo per i produttori di pesche e nettarine, che hanno sofferto per un drammatico calo dei prezzi alla produzione, dovuta all’anomalo andamento stagionale che ne ha rallentato i consumi e accavallato i periodi di maturazione, aggravato poi dal blocco delle importazioni da parte della Russia”. Lo annuncia il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, sottolineando che “questo intervento, pari a 32,7 milioni di euro complessivi per tutta l’Europa, è stato fortemente sollecitato da Coldiretti e atteso dai frutticoltori, ma arriva con ritardo e con un quadro finanziario limitato. Diventa, perciò indispensabile che venga gestito con attenzione nell’interesse esclusivo degli agricoltori. Ora ci auguriamo – conclude Giuriolo - che siano decisi anche interventi per tutta la frutta estiva che ha sofferto per la stessa crisi di mercato”.
Lo stanziamento d’intervento comunitario predisposto per i ritiri delle pesche e nettarine potrà essere usato per la distribuzione gratuita e anche per le altre destinazioni ad uso non alimentare. Della somma complessiva di 32,7 milioni di euro, 29,7 milioni serviranno a finanziare i ritiri, mentre 3 milioni andranno alla promozione.
L'Italia, con aiuti fino a 1,288 milioni, è il principale beneficiario dei fondi per la promozione che la Coldiretti si augura vengano concentrati a livello nazionale per aumentare l’efficacia d’intervento ed evitarne la dispersione. Il regolamento prevede di aumentare dal 5 al 10 per cento la quantità massimale di produzione delle Organizzazioni dei produttori (Op) che può essere ritirata dal mercato per la distribuzione gratuita, fissandola a un prezzo di 269 euro a tonnellata per un totale stimato di 22,1 milioni di euro di aiuti Ue. Per i produttori che non sono membri di organizzazioni, invece, il contributo Ue per i ritiri è fissato al 50 per cento di quello delle Organizzazioni di produttori (Op), per una somma stimata di 7,6 milioni. Per la promozione delle organizzazioni di produttori
Infine, per le Op il regolamento prevede ulteriori 3 milioni di euro per le attività di promozione, cofinanziati al 50 per cento.
Coldiretti ritiene che l’importante lavoro svolto dal ministero delle Politiche agricole, possa individuare le necessarie sinergie con altri provvedimenti per affrontare una crisi rischia di compromettere per sempre il frutteto italiano e con esso l’economia, il lavoro e l’ambiente.