CONVENZIONE REGIONALE
PER LE PRATICHE DI ACCATASTAMENTO DEI FABBRICATI RURALI
AL CATASTO FABBRICATI
Il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Rovigo con Coldiretti Rovigo e Cia Rovigo aderiscono all’accordo regionale per espletare le operazioni di accatastamento dei fabbricati rurali al catasto urbano, imposto dalla normativa sull’Imu entro il 30 novembre prossimo.
In una conferenza stampa tenuta stamane alla sede del collegio polesano, i presidenti dei Geometri, Guido Turchetti e di Coldiretti Rovigo Mauro Giuriolo col direttore della Confederazione agricoltori Rovigo Paolo Franceschetti hanno annunciato con soddisfazione che la convenzione, siglata dalle rispettive rappresentanze regionali il 22 maggio scorso, è la prima a livello nazionale del suo genere e regolerà uniformemente, in modo trasparente, l’operato di tutti i professionisti iscritti agli albi delle sette province venete che saranno incaricati dagli agricoltori aderenti alle due associazioni di categoria, per provvedere alle pratiche obbligatorie di accatastamento.
“E’ un accordo che garantisce qualità del servizio, perché i singoli geometri incaricati, oltre alla conoscenza della materia, devono possedere i requisiti previsto dall’ordinamento professionale (sottoscrizione di polizza assicurativa, regolare formazione professionale obbligatoria, regolarità contributiva) ed è soprattutto un accordo trasparente, che prevede onorari ribassati del 30 per cento rispetto alle tabelle indicate dall’Agenzia del Territorio del 29 settembre 2009 (dalla stesse utilizzate per i cosiddetti “interventi in surroga”)”. Così il presidente del Collegio dei geometri Guido Turchetti ha sintetizzato il contenuto della convenzione, oltre a manifestare soddisfazione per l’accordo raggiunto, quale presupposto di fattiva collaborazione acon le due Associazioni di categoria, quale presupposto di future attività condivise nell’interesse dell’utenza.
Mauro Giuriolo, presidente di Coldiretti ha sottolineato che la grande mole di operazioni da espletare “che riguarderanno 130 mila fabbricati in Veneto e quasi 10 mila in Polesine, richiedeva di mettere dei punti fermi per avere un accordo bilanciato, che preservi la qualità del servizio, evitando le possibili speculazioni dovute ai tempi relativamente stretti entro cui terminare le pratiche”.
“Abbiamo voluto un accordo col collegio e non coi singoli professionisti – ha aggiunto il direttore di Cia Paolo Franceschetti – per assicurare un servizio reale e un risparmio ai nostri associati, che dovranno sostenere i costi di questa “gabella Monti””.
Gli associati dovranno soltanto richiedere il servizio e gli verranno proposti una serie di professionisti più vicini alla sede aziendale, oppure potranno avvalersi di un professionista di fiducia che aderisca alla convenzione rispettandone i canoni. Le organizzazioni agricole chiedono agli associati di rivolgersi ai loro sportelli territoriali.
Gli immobili rurali che devono ancora essere accatastati non pagheranno alcun acconto dell’Imu a giugno, ma pagheranno tutto a dicembre, dopo aver terminato le operazioni di accatastamento.
Chi non si mettesse in regola sarà “accatastato” d’ufficio dall’Agenzia del territorio che applicherà le tariffe per intero, oltre alle sanzioni di legge.
In concreto, tutti coloro che possiedono fabbricati rurali, siano case, fienili, magazzini o stalle, che non siano censiti o lo siano attualmente soltanto al catasto terreni e, quindi, non abbiano una rendita catastale autonoma rispetto al fondo agricolo in cui si trovano, dovranno far censire questi edifici al catasto fabbricati (ossia nella banca dati dell’Agenzia del Territorio), entro il 30 novembre prossimo. L’operazione permetterà l’attribuzione al singolo immobile o alle unità immobiliari che lo compongono di una rendita catastale in funzione delle caratteristiche che verranno rilevate (ubicazione, dimensioni, destinazione, categoria, stato conservativo, dotazione di impianti, ecc.), e sulla cui base sarà calcolata la nuova imposta municipale Imu.
Accatastare gli immobili significa in pratica che il geometra dovrà recarsi sul posto e misurare ogni fabbricato, descrivendone i caratteri e redigendone una planimetria. Quindi, attraverso procedure amministrative ed informatiche (PRE.GEO. per il catasto dei terreni e DOC.FA. per il catasto fabbricati ) e di aggiornamento delle mappe catastali, ogni edificio rurale, pur restando un bene strumentale all’azienda agricola, comparirà nel catasto fabbricati, con una propria planimetria ed un proprio valore fiscale distinto da quello del terreno dove si trova.