COLDIRETTI: UE, BENE CAMBIO DI PASSO PER L’AGRICOLTURA
Salvan, Coldiretti Rovigo: “La nuova visione agricola dell’esecutivo abbandona le ideologie e accoglie le battaglie di Coldiretti, ma servono certezze su risorse e semplificazioni per il futuro del settore veneto”
A seguito della presentazione delle nuove linee guida per il settore agricolo, Coldiretti plaude alla Commissione Ue che sta dando un’impronta diversa rispetto al passato con una visione meno ideologica dell’agricoltura. “Ma ora occorre garantire l’autonomia del bilancio della Pac se vogliamo davvero tutelare il futuro delle imprese agricole” commenta Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo e Veneto.
Coldiretti ribadisce gli obiettivi fondamentali, portati avanti anche con le mobilitazioni a Bruxelles: sostegno al reddito dei veri agricoltori, in particolare i giovani, l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta, la reciprocità negli accordi commerciali, controlli più rigorosi alle frontiere, il contrasto alle pratiche sleali, il rilancio della zootecnia e dell’economia circolare, con il riconoscimento del ruolo del digestato. Per la prima volta, anche se in modo generico, emerge il tema dei cibi ultra-processati, sempre più diffusi e dannosi per la salute. Inoltre, si punta a un uso sostenibile degli agrofarmaci senza restrizioni arbitrarie, e si apre un confronto sulle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita).
“Questo cambio di rotta da parte dell’Europa – prosegue Salvan - rappresenta un segnale importante per l’agricoltura veneta, che per i primati e i livelli raggiunti in termini di fatturato (quasi 8 miliardi di euro) più di altre ha sofferto il peso di normative restrittive e di una burocrazia soffocante. La nostra regione, con la forza delle sue filiere agroalimentari e delle produzioni di qualità, dal latte ai cereali, dal Prosecco alla carne, deve poter contare su strumenti concreti di sostegno al reddito e su regole chiare. Serve una Pac semplice e forte, che garantisca stabilità ai nostri agricoltori e risorse dedicate, evitando che fondi destinati al settore primario finiscano in altri capitoli di spesa. Solo così possiamo garantire competitività alle imprese e qualità ai consumatori. Tutta la Coldiretti sarà in prima linea per difendere il lavoro e il futuro delle aziende del nostro territorio”.