22 Settembre 2025
COLDIRETTI ROVIGO: FINANZIATO IL PROGETTO “PESCA BLU”. OGGI IL PRIMO EVENTO DEL PROGETTO “STATO DELL’ARTE DELLA SITUAZIONE DEL GRANCHIO BLU E VIVIFICAZIONE LAGUNE”.

COLDIRETTI ROVIGO: FINANZIATO IL PROGETTO “PESCA BLU”.

Grazie al bando Galpa Chioggia-Delta Po in attuazione del piano nazionale  Feampa 2021-2027 ecco il progetto d’azione presentato da Coldiretti:  3 nuovi sportelli, eventi e incontri per sostenere l’operatività delle imprese del settore pesca e acquacoltura con servizi adeguati.

 

OGGI IL PRIMO EVENTO DEL PROGETTO  “STATO DELL’ARTE DELLA SITUAZIONE DEL GRANCHIO BLU E VIVIFICAZIONE LAGUNE”

22 settembre 2025, dalle ore 16

Sede Consorzio di Bonifica Delta del Po, via Pordenone Taglio di Po (RO)

 

Coldiretti Rovigo è partito ufficialmente con il nuovo progetto “Pesca blu” che ha l’obiettivo di sostenere l’operatività delle imprese di pesca con servizi adeguati. L’intera progettualità è stata finanziata tramite il bando “PdA Resilienza Blu Galpa Chioggia - Delta del Po, Domanda Azione 1.A.1, obiettivo specifico 3.1 approvato con codice identificativo 7072/VE/24 – CUP H13C24000500009. Il progetto è finanziato con il piano nazionale Feampa 2021-2027 per l’importo di 43.821,47 euro. Il progetto presentato da Coldiretti Rovigo prevede l’attivazione di tre sportelli e l’organizzazione di tre eventi e di incontri che coinvolgeranno i soggetti che ruotano attorno al mondo della pesca.

 

L’evento si è svolto nella sede del Consorzio di Bonifica Delta del Po; a fare i saluti e dare il benvenuto Virginia Taschini, presidente Consorzio di Bonifica Delta del Po; Alessandro Faccioli, responsabile Coldiretti Impresapesca Rovigo ha successivamente presentato il progetto che ha dato il via alla realizzazione dell’evento.

 

Presente l’assessore regionale alla pesca Cristiano Corazzari che ha sottolineato la collaborazione con le associazioni di categoria “che sono un anello indispensabile per portare avanti iniziative specifiche attraverso un dialogo continuo”. “Non è retorica – ha aggiunto – la pesca è qualcosa che permette di far vivere una comunità, assieme a valori, tradizioni, storia e identità e molto altro – ha proseguito l’assessore regionale-. Via la pesca, rimane l’abbandono. In questi 5 anni abbiamo visto di tutto: pandemia, un conflitto, morie, aumento dei costi delle materie prime e l’arrivo di specie aliene che ci hanno costretto a ritarare le nostre azioni. Quello che vorremmo tracciare con i prossimi 14 milioni stanziati per la vivificazione è un punto di partenza: questi scavi avviano una progettualità che andrà programmata in futuro, perché le lagune sono ambienti complessi che vanno manutentate con continuità. Ringrazio il Consorzio di bonifica che è tornato protagonista e non ha rimbalzato questo impegno importante dimostrando attaccamento al territorio”. E infine un accenno al granchio “Non sparirà se non per cause naturali, dobbiamo trovare il modo di convivere; oggi siamo in una fase di transizione tra lo smaltimento e la creazione di nuovi percorsi commerciali, ma anche l’individuazione di strumenti per la coesistenza con quella che era la molluschicoltura del Delta del Po”.

Rodolfo Laurenti direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po ha relazionato sulla vivificazione delle lagune. Laurenti ha mostrato le cartografie di quelle che sono conosciute come ambienti di transizione; le lagune sono così perché si trovano tra fiume e mare e l’estremizzazione del clima modifica continuamente questi ambienti. È stato proiettato il quadro economico dei lavori, che partiranno con la redazione di un piano morfologico che sarà una eredità per il futuro e che sarà realizzato in collaborazione con i pescatori. Il progetto prevede circa 8milioni effettivi di lavori su 6 lagune e la partenza del primo intervento dovrebbe avvenire nel primo semestre 2026.

Enrico Caterino, Commissario Straordinario emergenza granchio blu ha ribadito l’importanza della manutenzione lagune: “La proliferazione del granchio è una conseguenza dell’ambiente in cui si sono stabiliti, questa è stata una tempesta perfetta e oggi è una battaglia difficile. La sua diffusione è stato un fenomeno inedito e nuovo in un ambiente delicato, che ha anche sofferto delle ultime alluvioni e del mare riscaldato, ma vista l’incidenza del cambiamento climatico dovremo lavorare sul contenimento più che l’eradicazione e abituarci alla convivenza. Abbiamo da subito cercato soluzioni e oggi stanno dando i primi frutti. Per il momento il Veneto ha raccolto circa 1400 tonnellate di granchio sulle 2mila totali; ci sarà da potenziare il circuito commerciale e sfatare le bugie che circolano su alcuni giornali che affermano che questi carapaci sono dannosi per la salute. Un lavoro di cui ci stiamo già occupando da tempo è trovare altri punti di smaltimento, perché dei 4 previsti solo uno è stato realizzato e ringrazio il Consorzio di Scardovari per essersi fatto carico di questa eccezionalità. Infine, un altro obiettivo sarà presentare un progetto globale sulle lagune con i due delta uniti, veneto ed emiliano, per avere più potere contrattuale”.

Le conclusioni sono state affidate a Carlo Salvan presidente Coldiretti Rovigo che ha spiegato “quanto sia importante saper portare le istanze nei luoghi giusti e andare alla carica con delle progettualità, per questo va mantenuto il rapporto con tutte le istituzioni e giocare ogni trattativa per mantenere gli attuali fondi destinati per il primario, visto che siamo in piena discussione di bilancio pluriennale. Come Coldiretti siamo già attivi in merito a tutti i livelli e per avere risposte dobbiamo esserci”. “La vivificazione delle lagune non è come un ponte per cui si vede la realizzazione – ha proseguito - ma è un’opera che ha una enorme valenza per il territorio e il settore pesca. E questi 14 milioni dovranno essere i primi di tanti – ha concluso il presidente di Coldiretti – ma c’è l’esigenza che le istituzioni abbiano una visione d’insieme, serve una visione a medio-lungo termine e con una determinata programmazione, che serva anche per prevenire e non solo per lavorare a livello emergenziale. E in tutto questo, come abbiamo visto sia per la cimice in agricoltura che per il granchio nella pesca, dobbiamo incentivare la ricerca la sperimentazione per avere sempre nuove soluzioni da usare”.

Faccioli ha parlato invece del progetto approvato, grazie al quale saranno attivati i tre sportelli e saranno collocati a Rosolina, Taglio di Po e Porto Tolle e si collocano nelle sedi di Coldiretti. Giorni e orari sono pubblicati sul sito rovigo.coldiretti.it . Gli sportelli fungeranno da piattaforma multifunzionale per assistenza tecnica e consulenza, ma anche come aiuto per la divulgazione dell’importanza della tutela del prodotto e dell’attività economica. Sarà una assistenza sia fisica che digitale. Inoltre, il supporto al settore produttivo della pesca e dell’acquacoltura avviene fornendo servizi di consulenza tramite l’attivazione di sportelli informativi territoriali e la realizzazione di incontri dedicati sia ai bandi Feampa sia alle tematiche di interesse per il settore. Il progetto si propone di fornire alle imprese un supporto in ambito amministrativo e prevede anche l’utilizzo di applicativi di intelligenza artificiale, oltre a garantire il coinvolgimento di personale qualificato in relazione alle tematiche. I servizi saranno accessibili a tutti i pescatori della zona interessata.

 

 

 

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Misura PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 "PARCO AGRISOLARE" Progetto finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU

Questa misura prevede il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. OBIETTIVO: Sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo.

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