La Coldiretti Rovigo celebra la 64ma Giornata provinciale del ringraziamento domenica prossima, 16 novembre, alla chiesa parrocchiale di San Giovanni battista in Badia Polesine (Ro).
Il tema delle riflessioni di questa edizione riprende quello di Expo 2015: “Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta”.
La messa solenne di ringraziamento inizierà alle ore 11 e sarà celebrata dal vescovo Lucio Soravito de Franceschi. La cerimonia religiosa sarà preceduta, alle 10 e trenta, da un incontro istituzionale alla sala consigliare del municipio di Badia, cui interverranno il presidente provinciale di Coldiretti Mauro Giuriolo, il sindaco badiese Gastone Fantato e tutte le rappresentanze politiche, civili, militari che si attendono numerose.
Al termine della messa, verso le ore 12, sempre nella chiesa di San Giovanni, la Coldiretti consegnerà il premio San Martino 2014, che è assegnato alla persona, impresa o associazione del territorio polesano che si è particolarmente distinta in campo sociale, sul modello di san Martino di Tours, soldato romano che tagliò il suo mantello per condividerlo con un mendicante seminudo incontrato durante la ronda notturna, la cui ricorrenza cade l’11 novembre e segna l’inizio della nuova annata agraria.
Per quest’anno, i vescovi cattolici della Cei, nel loro tradizionale messaggio per la celebrazione della Giornata del ringraziamento, hanno indicato il tema del cibo e “la destinazione universale dei beni della terra”. L’agricoltura deve essere sostenibile, produrre qualità e salubrità e anche tutelare i terreni che sono “beni comuni della famiglia umana”. Va da sé l’appello al presidio del territorio contro il degrado e la cementificazione, anche in considerazione dei fenomeni di erosione e dei mutamenti climatici sotto gli occhi di tutti. L’attenzione al cibo richiama alla mente la contraddizione di un mondo in cui 870 milioni di persone soffrono la fame, mentre nei paesi ricchi c’è chi lo spreca. I vescovi incitano a modificare gli stili di vita in modo da usare gli alimenti in modo più consapevole. “Il modo di acquistare di ognuno di noi – si legge nel messaggio della Cei – decide il futuro di una piccola cooperativa locale”.