Cerimonia finale dei laboratori di cucina per gli ospiti delle case protette di Porto Viro
PORTO VIRO (RO) – Con un’emozionante cerimonia di consegna degli attestati si è chiuso ieri, per “i nonnini” di Villa Tamerici e del Centro polifunzionale di Porto Viro, il corso-progetto “Impastando insieme i ricordi della nostra cucina”, realizzato in collaborazione con Monica Grandi, titolare di Corte San Lorenzo, fattoria didattica socia Coldiretti di Baricetta. Tutti orgogliosi, come neolaureati, gli anziani ospiti delle due case, hanno ritirato i loro attestati con la richiesta esplicita di ripetere l’esperienza. Canti e filastrocche di una volta e, poi, l’ultima “merenda rurale”, con anguria e melone.
Le tre educatrici (Valentina Pavan, Alessandra Tamburin, Marta Pozzato) e le due coordinatrici delle case, Francesca Contro ed Elena Bonandini, sono entusiaste dei risultati e della partecipazione: «Gli anziani hanno recuperato le loro abilità residue – spiega Francesca Contro – mentre i malati di Alzheimer, che di per sé stessi vivono sui ricordi, si sono come risvegliati: persone che sembrano assenti, durante i laboratori, avevano espressioni e gesti che apparivano consueti. Tutti hanno fatto cose che non facevano da anni, si sono sentiti utili e orgogliosi di mostrare cosa sapevano fare, le tecniche per tirare la pasta piuttosto che per pulire il pesce o come si cucina il tal piatto. Insomma sono tornati ad essere protagonisti del proprio tempo e spazio, in un ambiente istituzionalizzato che, certamente, non facilita».
«Il plus valore – commenta Lorenza Bellettato di Coldiretti – è dovuto alla particolare sensibilità di Monica Grandi, che è di famiglia rurale, dove secondo tradizione, gli anziani venivano tenuti nel nucleo famigliare e apprezzati come “persone sagge” pur coi loro acciacchi. E’ per questo che gli ospiti delle due case protette l’hanno accettata e si sono lasciati condurre in quest’avventura: perché si è posta nella giusta relazione con loro, come persona che voleva imparare e non obbligarli a fare delle cose».
«Questi sono progetti – ha concluso Bellettato – che meritano di essere continuati e finanziati dalla Regione e dalle istituzioni perché rendono gli anziani protagonisti e, anzi, li valorizzano come unica fonte di quella cultura popolare che non c’è su nessuna enciclopedia e che finirà con loro».
Il laboratorio di cucina ed economia domestica, si è sviluppato su sei incontri, che hanno coinvolto 15-20 anziani. Alcuni incontri sono stati dedicati alla preparazione dei primi piatti tipici della cucina polesana (tagliatelle, gnocchi e tortellini ricotta e spinaci), o dei secondi piatti come le sardine “in saore” e dei contorni, con annessa pulitura degli ortaggi (spinaci, coste, patate, fagiolini); altri incontri sono stati dedicati alla messa a dimora delle piantine aromatiche (erba cipollina, rosmarino, mentuccia, erba Luisa) e al confezionamento di decorazioni fatti di mazzetti di grano e lavanda o con intrecci di aglio al fine, per rendere gli ambienti del refettorio più famigliari ed accoglienti.
Intervento SRG01 Nome intervento BIOPLASTICA VEGETALE - Bioprocessi per la produzione sostenibile di bioplastica da scarti agricoli
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