Tracciabilità sicura. Sapori genuini. Storie familiari. Queste sono le caratteristiche che distinguono la rassegna gastronomica “Cibi di Terranostra” dalle tante manifestazioni a sfondo mangereccio che si susseguono per ogni dove.
E’ arrivata alla seconda edizione, la manifestazione di promozione dei piatti polesani, pensata da Coldiretti Rovigo e Terranostra, con la rete degli agriturismi associati, certificati Campagna amica. È un calendario di otto appuntamenti, con pranzi e cene a tema, che si concentreranno nei primi tre week end di dicembre, in otto strutture agrituristiche di Terranostra. Ciascun agriturismo proporrà un menù completo, dall’antipasto al dolce, costruito attorno al piatto tipico della propria famiglia, integrato con altre preparazioni ad ingredienti stagionali, sempre di produzione aziendale. L’evento è patrocinato dalla Provincia di Rovigo col contributo della Camera di commercio polesana e la collaborazione di Slow food.
“Siamo convinti che è importante continuare a promuovere i piatti tipici della tradizione autunno-invernale della nostra campagna polesana – spiega Stefania Rasi, presidente degli agriturismi Terranostra – perché sono espressione di una grande ricchezza e varietà di sapori, ancora moltiplicati dalla diversità con cui ogni famiglia rurale combina gli ingredienti secondo “le ricette della nonna”. Al piacere della buona tavola – conclude Rasi – le nostre aziende agrituristiche vogliono aggiungere il calore di una famiglia che apre le proprie porte, per condividere le sue storie con gli ospiti, in un ambiente sereno, senza fretta, che fa bene al cuore oltre che al fisico”.
Si parte sabato 1° dicembre per Badia Polesine, dove all’agriturismo Le Clementine, sarà preparata una cena dedicata alla “bondola”, insaccata direttamente da Beppe con la sua squadra di norcini; oppure, in alternativa, si va ad Adria, per gustare la faraona con radicchio dell’agriturismo La salute. Domenica 2 dicembre, si può passare a pranzare dalla famiglia Tinello, che all’agriturismo Ca’ del nonno, a Melara, ha cucinato i radicchi del Veneto in tutti i modi. Ancora due pranzi per domenica 9 dicembre: “maiale a tutto tondo” preparato da Donatella all’agriturismo Val Pilotta di Pettorazza Grimani oppure cappone ruspante all’agriturismo Casa Ramello di Ariano Polesine, dove la famiglia Belloni alleva direttamente polli e galline ovaiole. Venerdì 14 si potrà partecipare ad una autentica “cena degli ossi” a Tolle di Porto Tolle, dove Pinuccia dell’agriturismo La fraterna preparerà il più classico dei cibi polesani, con carni di maiale allevati allo stato brado. Per finire, si conclude il percorso gastronomico all’agriturismo La ca’ del Delta di Ca’ Venier di Porto Tolle, per una cena con cotechino e salumi alla maniera della famiglia Ferro; oppure ci si sposta a Gaiba per il cotechino con polenta in versione altopolesana, pronto all’agriturismo Fondo Madonnina secondo tradizione di casa Rasi.
Tutti i menù sono a prenotazione; per informazioni rivolgersi a Coldiretti, o reperire i depliant gialli in tutti gli Iat della provincia, nelle biblioteche, in Camera di commercio, all’assessorato provinciale all’Agricoltura, nei mercati agricoli di Campagna amica.