LENDINARA – Stesso luogo di cento anni fa, ma con la consapevolezza di aver dato maggiore dignità alla figura dell’agricoltore. Così Coldiretti Rovigo ha festeggiato il centenario della sua fondazione con un convegno al Ballarin intitolato “100 anni di Coldiretti a Rovigo: una storia di cambiamenti. Dalla terra allo stile di vita, come è cambiato il ruolo dell’agricoltore”. Allo stesso tempo, mentre si svolgeva il convegno, come auspicato da Coldiretti, in Provincia si prorogavano i diritti esclusivi di pesca a favore del consorzio di Scardovari. A fare gli onori di casa il direttore Silvio Parizzi, mentre il presidente Carlo Salvan ha coordinato i lavori. Presenti per i saluti il sindaco di Lendinara Luigi Viaro, il presidente della Provincia Ivan Dall’Ara, il Prefetto di Rovigo Maddalena De Luca, il vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo Pierantonio Pavanello; è toccato poi all’intervento di matrice storica di Leonardo Raito, docente dell’Università di Ferrara seguito dall’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan. Ha chiuso la mattinata il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini. Successivamente il presidente di Coldiretti Veneto Daniele Salvagno è intervenuto all’inaugurazione della mostra.
Il saluto di Zaia. Il presidente della Regione, assente per altri impegni, ha delegato l’assessore Cristiano Corazzari a leggere i suoi saluti congratulandosi con Coldiretti Rovigo per il passato così importante e per la tradizione e l’eccellenza mantenute vive nel tempo in agricoltura.
Il presidente Salvan. “Leggo una frase che ho letto su Terra Polesana del 1920, il nostro organo di stampa e che mi è rimasta impressa: “Un anno di organizzazione, un anno di lavoro ardente, un anno di fede! Ieri eravamo poche centinaia, oggi siamo più di duemila! Ieri eravamo come il macigno che sta inerte sul pendio della montagna e ignora il suo stesso peso; oggi siamo la valanga che travolge e trascina”. Oggi festeggiamo un orgoglio polesano che vi invito a portare a casa con tutta questa carica per i prossimi cento anni. In sala ci sono tanti soci che sono la base e la nostra forza per i quali chiedo un intenso applauso per aver fatto la nostra Coldiretti”.
Il presidente Prandini. “Siamo il Paese con la più grande qualità e gli altri devono imparare da noi” così Prandini si è espresso per riassumere gli impegni che Coldiretti sta portando avanti a tutti livelli. Il presidente ha spaziato sui temi dei dazi che stanno compromettendo molte nostre eccellenze, il mercato globale e la competitiva che l’agroalimentare italiano può portare avanti solo se so cambia rotta nelle politiche europee. “Serve consapevolezza e la conoscenza che dobbiamo giocare una battaglia in Europa diversa da quella degli ultimi anni. Vinceremo se non ci omologheremo: contraddistinguiamoci con la nostra distintività, siamo il Paese con più alta biodiversità che addirittura varia da campanile a campanile”.
La targa memoriale. Al termine del convegno è stata inaugurata la targa memoriale e benedetta da don Michele Samiolo con questo testo: “1919 – 2019 Nel primo centenario della nascita dell’associazione piccoli proprietari e fittavoli a Lendinara, per ricordare quell’evento che creò le condizioni per dare ruolo e dignità ai coltivatori diretti della terra del passato, del presente e del futuro”. La vecchia targa del 90° è stata ristrutturata e posizionata all’interno dell’ufficio.
La mostra. Per chi volesse conoscere le nostre origini la mostra fotografica e documentale “Cento anni di storia” allestita in via Conti in occasione del centenario sarà aperta al pubblico tutti i sabati fino al 16 novembre dalle 9,30 alle 12,30. Per gruppi e visite guidate fuori dagli orari indicati sopra telefonare ai numeri 0425641320 oppure 3356524834.
Il rinfresco finale. Non poteva che essere targato Coldiretti il rinfresco preparato da Il Ponte, ma con le materie prime dei soci tra i quali riso, verdure, funghi, pesce ma anche i