Venerdì 26, serata pubblica con Minelliana e Slow food
BADIA POLESINE (RO) – Il canto del “cuco” (cuculo) torna puntuale ad ogni primavera e annuncia la bella stagione. Un “cucù” ripetuto ad intervalli regolari, che si perde in lontananza nella campagna e che veniva festeggiato in una sagra popolare, ora scomparsa, nel giorno dell’Annunciazione di Maria, il 25 marzo. Un canto che oggi si sente di rado, ragione per cui, come dice Luciana Vallese dell’agriturismo e fattoria didattica Le Clementine, azienda Coldiretti di Badia, «Bisogna valorizzare e promuovere i nostri ricordi, la nostra storia e la nostra cultura rurale».
E’ con questo spirito che venerdì 26 marzo, alle Clementine, a partire dalle 20 e trenta, ci sarà una serata dedicata a “I cuchi da sagra”, nell’ambito delle manifestazioni che si stanno svolgendo in tutte le province della Regione, per la Festa del popolo Veneto. L’organizzazione è di Provincia di Rovigo-assessorato alla Cultura, Comune di Badia, Associazione culturale Minelliana e Slow food Rovigo.
«I cuchi – spiega Luciana – erano dei fischietti a forma di uccello, che venivano modellati con la terracotta dell’Adige e venduti per i bambini sulle bancarelle che allietavano la “Sagra dei cuchi”, il 25 marzo, giorno dell’Annunziata. Venivano venduti anche dolci sempre a forma di uccello. Come retaggio di questa sagra c’era la tradizione della forma del pane detto “montà sù”, che ricordava un uccello ed era fatto con due cornetti intrecciati in cui uno restava più alto a formare il collo. Ormai questa forma – ricorda Luciana – non si trova più nei panifici ed è stata soppiantata da quelle moderne, che si trovano dappertutto quasi uguali. Per l’occasione della serata, io preparerò il pane fatto in casa con la vecchia forma del cuco».
La serata alle Clementine, prevede interventi della studiosa di tradizioni polesane Chiara Crepaldi, di Paolo Rigoni di Slow food e Camillo Corrain del Sodalizio vangadicense. Il momento clou sarà la dimostrazione pratica di come si realizzano i “cuchi”, a cura della fattoria didattica L’ocarina di Ariano, associata a Coldiretti Rovigo, con esperienza di due generazioni nella creazione di fischietti e ocarine con l’argilla del Delta del Po.
La convivialità sarà assicurata dalla cena con piatti tradizionali di produzione propria delle Clementine, preparati da Luciana: salumi col pane fresco “montà sù”, gnocchetti al guanciale, “nanini” da cortile e dolcetti di mandorle e cioccolato a forma di cuculo, come citazione moderna delle vecchie tradizioni.
La serata è aperta al pubblico, previa prenotazione per ragioni organizzative all’agriturismo Le Clementine (tel. 0425-597029 opp. 347-5599140, www.leclementine.it).