3 Febbraio 2011
BUON COMPLEANNO CLEMENTINE

VENT’ANNI DI AGRITURISMO IN POLESINE
 
BADIA POLESINE (RO) - «Quando sono entrata in questa sala ho riconosciuto la casa che vedevo nei sogni ed ho detto “deve essere mia”». Così Luciana Clementina Vallese, titolare dell’agriturismo Le Clementine, ricorda la primavera del 1990, quando acquistò l’attuale struttura aziendale per concretizzare il progetto di quello che diventerà il primo agriturismo in Polesine, Le Clementine appunto.
Il ventesimo compleanno dell’azienda agrituristica è stato festeggiato ieri, 1° febbraio, con un’enorme “torta Clementina” all’annuale “zena coi ossi”, con l’intervento delle autorità polesane e delle associazioni Coldiretti e Terranostra cui l’agriturismo è associato.
«Avevo vissuto nella grande corte rurale di Villadose attorno alla quale si svolgeva tutta la vita contadina – racconta Luciana – Ero piena di ricordi della mia famiglia, della nonna Clementina, dei valori e dei saperi che mi ha trasmesso ed ho pensato che realizzare un agriturismo era il modo migliore per non perderli. Mi son detta: perché in Toscana si può fare e a Rovigo no? All’inizio mi guardavano un po’ come una pazza». E’ così che, in tempi in cui nessuno in Polesine parlava di agriturismo e piatti tipici, Luciana Vallese col marito Beppe Tomaini, abbattevano i muri inutili, ripulivano le pietre ad una, rifacevano i pavimenti, costruivano un allacciamento elettrico volante per far funzionare le macchine edili, si indebitavano con le banche e, alla fine, nel 1991, realizzavano Le Clementine.
 
La serata, tradizionalmente un confronto a tavola sui problemi del territorio tra le maggiori figure istituzionali, ha preso spunto dalle lodi alle capacità imprenditoriali di Luciana Clementina Vallese per tracciare il quadro di una provincia piena di risorse e di persone tenaci, che non ha nulla da invidiare alle sei sorelle venete.
Tra gli ospiti, i presidenti provinciale e regionale di Codliretti, Valentino Bosco e Giorgio Piazza, accompagnati da una folta rappresentanza di funzionari e dirigenti Coldiretti, il prefetto di Rovigo Romilda Tafuri col vice prefetto vicario Carmine Fruncillo, il consigliere regionale Cristiano Corazzari, la presidente della provincia Tiziana Virgili con l’assessore al Turismo e cultura Laura Negri, il questore Luigi De Matteo, il presidente della Camera di commercio Lorenzo Belloni, il presidente dell’Interporto Giuseppe Fini, il coordinatore di Cariveneto Rovigo Padova sud Umberto Perosa e le rappresentanze delle maggiori testate giornalistiche del territorio.
 
 
GLI INTERVENTI
Il presidente di Coldiretti Rovigo, Valentino Bosco, ha introdotto gli interventi: «Quando uno ha voglia di fare – ha detto riferendosi a Luciana Vallese e agli imprenditori in generale – ha bisogno di risposte. Ci vogliono le norme, ma anche il buon senso per applicarle. Le soluzioni si trovano: basta mettersi attorno ad un tavolo in trasparenza, lo abbiamo visto per le nomine alla Camera di commercio». «Oggi la nostra provincia ha tanti temi da affrontare – ha continuato Bosco – il parco, la centrale Enel, l’assalto dei pannelli fotovoltaici al territorio. In Regione c’è una proposta di bilancio su cui, come associazioni agricole, abbiamo già lanciato l’allarme per i tagli ai fondi per la sicurezza idraulica del Polesine: sono spese che non garantiscono solo i terreni agricoli, ma tutte le imprese e tutti i cittadini. In un momento difficile non si può portare a casa tutto, ma bisogna assumersi delle responsabilità. Il politico è un servitore dello Stato e non deve essere servito dallo Stato: deve recuperare il suo ruolo». Poi un accenno all’impegno di Coldiretti come forza sociale, nell’interesse di tutti i cittadini, nelle battaglie per la trasparenza e l’etichettatura dei prodotti agricoli e trasformati. «Per il nostro territorio il Po è una risorsa – ha concluso Bosco – ma ci vuole il coraggio di alzare delle barriere quando qualcuno vuol minare la nostra sicurezza. Mi riferisco al progetto di bacinizzazione del Po: le infrastrutture possono essere utili, ma mettiamoci la testa dentro per capire se non siano anche una sottrazione del nostro territorio perché altri guadagnino».
«Tutti noi lavoriamo insieme cercando di assumerci le nostre responsabilità – ha risposto il prefetto Romilda Tafuri – In questo la legalità è fondamentale. La burocrazia se ha dei criteri e un senso è un modo per declinare la legalità. Bisogna confrontarsi su situazioni complesse – ha concluso il prefetto – ma io, come Luciana Vallese, non demordo».
Il questore Luigi De Matteo ha tracciato un quadro affettuoso della sua presenza in Polesine, “una terra che mi ha fatto riscoprire che anche i servitori dello Stato possono trovare il tempo da dedicare a se stessi e alla famiglia”: «Dico con molto affetto – ha dichiarato – che questa terra ha bisogno di fare un salto di qualità culturale perché le potenzialità ci sono. C’è grande voglia di fare, ma davanti alle novità la comunità è come spaventata».
«Uno dei nostri limiti è di essere poco ambiziosi – gli ha fatto eco il presidente della Cciaa Lorenzo Belloni – gli imprenditori polesani sono capaci di lavorare in silenzio, come se il gene legato al nome di “terra alluvionata” avesse temprato il nostro carattere e resoci più caparbi». «In ogni imprenditore – ha ricordato – c’è un po’ di pazzia. Noi facciamo spesso dei corsi di formazione ai giovani imprenditori e credo che, se Luciana accetterà di venire a portare la sua testimonianza, sarà una lezione di economia. Oggi fare impresa – ha concluso Belloni – è più complesso di qualche anno fa: la concorrenza è il mondo e ci vuole professionalità, formazione, caparbietà e capacità di innovare. L’innovazione di Luciana è stato riproporre la sua storia in forma imprenditoriale».
Giuseppe Fini ha ricordato tre figure polesane che hanno contribuito alla riscoperta della cultura locale: Napoleone Sartori, compianto presidente Coldiretti dei primi anni 2000, l’altrettanto compianto maestro Giuseppe Rigolin di casa alle Clemetine, figura di rilievo del panorama economico-culturale della provincia, e lo scrittore Gian Antonio Cibotto.
Per Umberto Perosa di Cariveneto «Lo scenario è complicato e non ci si può più regolare guardando a quanto avveniva in passato. Oggi Rovigo ha grandi possibilità perché si trova in un crocevia di strade, in posizione ideale per chi vuole investire».
«La provincia di Rovigo non è l’ultima del Veneto, anzi può insegnare ed esportare anche buoni modelli – ha esordito la presidente Tiziana Virgili. – I Polesani sono tenaci e sopportano sempre guardando al domani. Stiamo già lavorando per rendere il nostro Polesine sempre più accogliente».
Il consigliere Cristiano Corazzari ha preso Luciana come modello: «La lezione che mi ha dato – ha detto – è che con passione e tenacia si arriva ai risultati. Oggi abbiamo cominciato a discutere il bilancio regionale che è veramente scarno per far fronte ai tagli, necessari, di circa 350 milioni imposti dal Governo sul bilancio regionale. Sulla problematica della mancanza dei fondi alla bonifica, noi polesani faremo fronte comune e riusciremo a fare la nostra parte».
Le conclusioni al presidente di Coldiretti Veneto Giorgio Piazza che ha elogiato l’agriturismo: «Noi agricoltori – ha ricordato – dobbiamo riconoscenza all’agriturismo perché è stato lo strumento che ha avvicinato l’agricoltura al cittadino e gli ha fatto conoscere che l’agricoltura è parte dell’identità di tutti noi. E se siamo forti e consapevoli della nostra identità non avremo timore di confronti col mondo. Per questo parliamo di etichettatura e di origine. Oggi ricercare l’origine di un prodotto è fondamentale perché a tavola ci stanno ammazzando».

Bandi ISI/Inail 2021

BANDO ISI/INAIL 2021

La ditta Forestan Andrea, con codice domanda ISI n° E38B23001080003, seguito della verifica della documentazione presentata per la rendicontazione del progetto, è stata ammessa al contributo per un importo pari a €120.000,00.

   

La ditta Santin Tiziano e Gianluca SNC, con codice domanda ISI n° E68E23000190003, seguito della verifica della documentazione presentata per la rendicontazione del progetto, è stata ammessa al contributo per un importo pari a €125.000,00.

 

PSR Rovigo Corsi

 PSR Rovigo - Corsi

 

Misura PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 "PARCO AGRISOLARE" Progetto finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU

Questa misura prevede il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. OBIETTIVO: Sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo.

Campagna Amica

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Portale Coldiretti Veneto Formazione

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Portale e-Learning Coldiretti Veneto

Portale Coldiretti Veneto e-Learning

Progetto CANAPA IN FILIERA   Clicca qui per il banner del progetto Mis 16.1 e 16.2 Clicca qui per la Scheda del progetto

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