12 Novembre 2013
BIODIVERSITA’, LA RICCHEZZA DELL’AGRICOLTURA MODERNA

CEREGNANO (RO) – “Abbiamo bisogno di grano per mangiare, vendere e guadagnare, ma anche di papaveri, che non pesano sul mercato, ma ci danno la bellezza e ci stimolano ad operare per il bene comune”. Un’immagine poetica, che ben sintetizza l’attuale modello di agricoltura, quella usata da Stefano Masini, responsabile dell’Area ambiente della Coldiretti nazionale, intervenuto stamane a Ceregnano.
L’occasione è stato l’annuale convegno formativo dedicato al clero polesano, anche in preparazione della Giornata del ringraziamento, organizzato da Coldiretti Rovigo, in collaborazione con Cariveneto ed Agriventure.
“Un’agricoltura in bilico tra difesa della biodiversità e del made in Italy e la tentazione del biotec”, era il tema dell’assemblea, che ha impegnato una cinquantina di persone tra parroci di varie provenienze e dirigenze Coldiretti e che si è svolto alla sala riunioni del ristorante Ca’ Rosa di Ceregnano.
Gli interventi dei relatori, preceduti da una preghiera assembleare diretta dal consigliere ecclesiastico don Carlo Marcello, hanno ruotato sul rapporto uomo, natura e conservazione della vita.
Nell’ordine, il vescovo Lucio Soravito De Franceschi si è soffermato sulle potenzialità del settore primario per risolvere la crisi: “La natura non è un prodotto del caos, - ha detto – ma un dono di Dio, con cui siamo chiamati a collaborare col lavoro agricolo. Multifunzionalità dell’impresa, qualità della produzione, rapporti migliorati tra produttori e consumatori sono strade indicate dalla Cei in vari documenti ufficiali”.
Il collegamento stretto tra economia e socialità che distingue la Coldiretti da altre organizzazioni di settore, è stato illustrato da don Paolo Bonetti, consigliere ecclesiastico nazionale di Coldiretti, per la prima volta in Polesine: “Nello statuto di Coldiretti – ha spiegato – c’è scritto che l’azione è ispirata ai principi della scuola sociale cristiana, che significa che gli ideali di centralità della persona, della famiglia, della giustizia, della democrazia e della solidarietà, sono inscindibili dalla politica economica della Coldiretti, come riteneva il fondatore Paolo Bonomi, il quale ha chiesto alla santa sede di avere all’interno dell’organizzazione un sacerdote che consigliasse verso quei principi: è così che nel 1951 è stato nominato il primo consigliere ecclesiastico. L’impresa agricola – ha affermato don Paolo – non è solo un luogo di produzione, ma di relazione: con la natura, con gli altri e con Dio. Se crescono le relazioni, cresce la costruzione della comunità e viene custodita la vita, cioè la fertilità della terra, che va trasmessa, non manomessa”.
La riflessione specifica sulla biodiversità è stata fatta da Stefano Masini che ha detto: “Gli agricoltori nel tempo hanno sempre differenziato le specie utilizzate, perché permetteva di produrre in diverse stagioni e supplire ai momenti di carestia. L’estrema varietà dei nostri territori è l’agricoltura che conosciamo oggi”. Lo scambio dei semi è una pratica millenaria, ma l’avvento delle biotecnologie vorrebbe interromperla. “Dietro gli Ogm – ha chiarito Masini – c’è lo sforzo per monopolizzare alcune sementi. Tant’è vero che nei paesi del sud del mondo, dove c’è maggiore produzione di Ogm, c’è anche chi patisce la fame, come in India. L’Ogm è solo una merce, che entra nella logica del profitto ed è sottratta a qualunque ragione di benessere collettivo”.
Le conclusioni del presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, provocate anche dalle domande e dagli interventi della sala, hanno toccato svariati argomenti, dalla globalizzazione delle produzioni agricole, alla battaglia contro i mega impianti fotovoltaici a terra ed i mega impianti a biogas, la crisi della politica che dovrebbe decidere anche in campo agricolo, il percorso di Coldiretti per divulgare un modello nuovo di agricoltura eco-compatibile e bio-sostenibile. “Fino a 20 anni fa gli imprenditori agricoli erano visti come gli inquinatori della natura – ha ricordato Giuriolo. – Negli anni ’70 con l’avvento dei fertilizzanti chimici e dei fitofarmaci, gli studiosi ci indicavano la produttività come strada maestra. Adesso non è più così. Abbiamo fatto un percorso di consapevolezza del valore del nostro lavoro e siamo riusciti anche a comunicarlo fuori da noi. Oggi noi imprenditori agricoli, che lavoriamo nel quotidiano a contatto con la terra, siamo noi per primi a volerla preservare e custodire. Le colture si associano alla cultura, cioè non esistono senza il fatto culturale del lavoro dell’uomo, il quale ha il limite del bene comune, della sicurezza alimentare, della salute come benessere, altrimenti diventa distruttivo per tutti”.

Bandi ISI/Inail 2021

BANDO ISI/INAIL 2021

La ditta Forestan Andrea, con codice domanda ISI n° E38B23001080003, seguito della verifica della documentazione presentata per la rendicontazione del progetto, è stata ammessa al contributo per un importo pari a €120.000,00.

   

La ditta Santin Tiziano e Gianluca SNC, con codice domanda ISI n° E68E23000190003, seguito della verifica della documentazione presentata per la rendicontazione del progetto, è stata ammessa al contributo per un importo pari a €125.000,00.

 

PSR Rovigo Corsi

 PSR Rovigo - Corsi

 

Misura PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 "PARCO AGRISOLARE" Progetto finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU

Questa misura prevede il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. OBIETTIVO: Sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo.

Campagna Amica

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Portale Coldiretti Veneto Formazione

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Portale e-Learning Coldiretti Veneto

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Progetto CANAPA IN FILIERA   Clicca qui per il banner del progetto Mis 16.1 e 16.2 Clicca qui per la Scheda del progetto

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