“L’agricolture di domani è un imprenditore che mantiene in equilibrio il territorio e lo mette in sicurezza, non soltanto un guardiano”.
E’ una delle riflessioni portanti di Stefano Masini, capo area Ambiente e territorio di Coldiretti nazionale, che ha impegnato una cinquantina di polesani, tra consiglieri provinciali e quadri di Coldrietti Rovigo, in un incontro formativo, che ha concluso un percorso di tre giorni, dal 1° al 3 ottobre, nelle colline trevigiane di Susegana. Tre giorni intensi, passati tra riunioni, verifiche e visite ad aziende di eccellenza, cui ha partecipato anche il presidente provinciale Mauro Giuriolo ed il direttore Adriano Toffoli.
L’incontro finale con Masini, che è docente di diritto alimentare a Roma Tor Vergata, e col presidente di Coldiretti Veneto Giorgio Piazza, ha seguito una riflessione sull’agricoltura ecosostenibile, sulla tutela del territorio, sulla valorizzazione del paesaggio agrario che confluiscono nel progetto economico di Coldiretti per lo sviluppo della rete dei mercati agricoli che si proietta in una nuova distribuzione organizzata, quella delle Botteghe di Campagna amica.
“Sviluppo sostenibile e tutela del territorio sono gli obiettivi finali di tutti gli investimenti della nuova Politica agricola comunitaria – ricorda il presidente Mauro Giuriolo – Ma un territorio curato e integro nel suo paesaggio è in cima alle attenzioni del nuovo turismo al momento in cui sceglie la località delle vacanze. Per questo, la nuova sfida per gli agricoltori (ma anche per gli amministratori) sarà riuscire a preservare e valorizzare le ricchezze di un territorio, sia come prodotti tipici che come paesaggio agrario, trasformandole in opportunità di reddito per gli imprenditori agricoli e, di riflesso, per tutta l’economia locale”. Per questo Coldiretti ha spinto verso leggi ad hoc, come quella che vieta impianti di bionergia in area agricola non in connessione con un’attività agricola: ad esempio il parco fotovoltaico di Canaro. “Quando un’amministrazione comunale decide di autorizzare un mercato agricolo o un ipermercato, fa una scelta precisa: il mercato agricolo difende la biodiversità e l’economia locale; il supermercato svaluta il territorio, visto che quasi mai vende prodotti locali.
L’agricoltura ha un valore anche come presidio attivo della sicurezza del territorio, non solo come guardiano: “Dove c’è l’impresa agricola – chiarisce Masini – l’Italia non frana”.
Il professore ha sottolineato che è in atto un movimento culturale che diffonde i valori del sano mangiare e di qualità a tutti i livelli, per cui in tutte le riviste, dai settimanali cosiddetti femminili fino a Topolino, si legge di mercati agricoli e di prodotti tipici. “La costruzione di relazioni forti tra consumatori e produttori è una forza in più del mondo agricolo – riporta Adriano Toffoli, direttore Coldiretti Rovigo – ed il progetto economico di Coldiretti si situa proprio nel nuovo trend culturale, perché propone filiere agricole con prodotti di qualità legati al territorio. Ma il concetto di qualità, come ha chiarito bene Masini, non è solo un dato legato alle caratteristiche organolettiche del prodotto, ma è la somma dei processi produttivi che siano rispettosi delle norme, giuridiche e naturali, e dei diritti delle persone”.
Il presidente di Coldiretti Veneto, Giorgio Piazza, ha ribadito che “Col progetto di Coldiretti è l’Italia che fa l’Italia e lo sviluppo sostenibile dà un valore aggiunto ai prodotti. Se, ad esempio, un prodotto è ottenuto con tecniche di risparmio energetico – ha concluso – questo aggiunge valore finale.