Il legame con la terra è stato il trait d'union della “Giornata provinciale del Ringraziamento” organizzata da Coldiretti Rovigo che si è tenuta questa domenica ad Adria.
La città etrusca ha ospitato l’edizione numero 69 della Festa provinciale del Ringraziamento; l’evento ha visto la collaborazione tra l’associazione polesana Coldiretti Rovigo, l’amministrazione locale e l’istituto alberghiero Cipriani. Presenti tantissime figure istituzionali, politiche e civili del territorio. Come ben sottolineato durante la giornata, è in momenti come questi che ci si ferma a fare festa e allo stesso tempo a riflettere, soprattutto dopo gli eventi atmosferici e climatici di questa settimana che ci fanno capire come l’agricoltura si incroci e si leghi alle grandi tematiche come l’ambiente, la salute e al mondo delle relazioni. Un pensiero e una sentita vicinanza ai pescatori colpiti dal maltempo sono stati espressi sia nella cerimonia iniziale che durante la messa da parte dell’associazione, della politica e dalle autorità religiose.
Il programma. Dopo l’accoglienza a palazzo Tassoni in sala giunta, alla presenza delle autorità e i dirigenti delle associazioni, hanno portato i saluti il presidente di Coldiretti Rovigo Carlo Salvan e del sindaco di Adria Omar Barbierato. Alle 10.30 si è tenuta la santa messa nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo alla presenza di Mons. Pierantonio Pavanello, vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo. Terminata la funzione religiosa c’è stata la benedizione dei mezzi.
I saluti. Il sindaco Barbierato ha aperto i saluti esprimendo grande emozione per il ritorno ad Adria del Ringraziamento, città dove è nata questa tradizione. “Un ritorno importante - ha detto il primo cittadino - che ci permette una riflessione sulle responsabilità dell’agricoltura e il fatto che pensa al prossimo. Questa è una giornata che segna il passo e ci aiuto a legarci di più con la nostra terra”. Mons. Pierantonio Pavanello ha ripercorso il significato di questa festa sottolineando che la Coldiretti è nata all’interno del movimento cattolico anche grazie all’allora Vescovo Rizzi per dare forza ai piccoli. “Ringrazio per la disponibilità e l’accoglienza di Adria tutta. È sempre un’emozione come la prima volta vivere la Festa del Ringraziamento - ha proseguito il presidente Salvan -. Ringrazio tutti gli uomini e le donne di buona volontà per questo evento: dal segretario di zona Dario rizzato, il presidente di zona Nicola Stocco, la struttura, i dipendenti e i soci. Questo non è un evento ripetitivo, i temi non sono sempre gli stessi. Guardando questo 2019 i riflessi positivi si fa fatica a contarli. Due temi ci stanno guidando e ci fanno guardare al futuro: ambiente e clima. Siamo abituati a guardare avanti, ma non possiamo dimenticare questo 2019. È stato l’anno della cimice e degli eventi atmosferici estremi. Abbiamo portato, facendo tanta polvere, l’attenzione dell’opinione pubblica su quello che ci stava accadendo e siamo riusciti a calamitare anche le tv perché non si può pensare che un problema in agricoltura sia solo degli agricoltori, anzi, si trasferisce in maniera negativa a tutto il mercato e all’indotto. Siamo quelli che fanno mangiare le persone, ma vogliamo vivere di produttività e del nostro lavoro, non essere etichettati come quelli dell’assistenzialismo. Non ci tiriamo indietro di fronte alle sfide ed è vero che abbiamo le spalle grandi e strutturate per sopportare questo peso; sono convinto che potremo fare tanto, ma dobbiamo crederci con orgoglio”.
La Santa messa in Cattedrale. Durante l’omelia il Vescovo ha ripreso il tema del maltempo che ha colpito il Delta e l’ha confrontato con un passo della Bibbia dove si parlava per la prima volta dell’apocalisse. “Quest’anno abbiamo visto numerose scene apocalittiche. Il racconto dell’apocalisse si trova nella Bibbia, ma non per predire gli avvenimenti e generare paura, ha l’obiettivo di rivelarci il senso della storia che stiamo vivendo. Non si parla mai della fine e non si svela il futuro, ma la Bibbia ci insegna come vivere il presente, un oggi che ci è dato possibile vivere. Non lasciamoci paralizzare dalla paura ed è comprensibile in questo tempo di cambiamento d’epoca, così repentino, la paura ci sconcerti e ci apra a visioni universali che ci sembra di non poter padroneggiare. Molte scelte in ambito individuale, sociale e politico oggi sono dettate dalla paura, ma il Vangelo ci invita a lottare attivamente contro di essa”.
L’istituto Cipriani coinvolto. Il pranzo di questo Ringraziamento è stato davvero speciale; il territorio di Adria è stato coinvolto al 100% attraverso le abilità e la disponibilità dell’istituto alberghiero di Adria. Le classi e i docenti coinvolti sono stati: per la “cucina” 3^A cucina con Battocchio Mauro e 3^D con Costantini Fabrizio; per la “sala” 4^A con Favaro Matteo. L’organizzazione è stata curata da Gianluca Guarnieri.
Premio San Martino all’Ail. Durante la giornata è stato consegno il premio San Martino 2019 all’associazione Ail (Associazione italiana leucemie); il presidente Salvan, a nome del consiglio provinciale, ha consegnato il riconoscimento a questa associazione che si è particolarmente distinta in campo sociale. In questo 2019 Ail ha festeggiato i suoi 30 anni di presenza ad Adria e a Rovigo. Il gruppo è guidato dal presidente Silvano Bellato e dalla moglie Marilena. L’associazione “A fianco del malato, a favore della ricerca” promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma, assolve il compito di assistere i malati e le loro famiglie e sensibilizza l’opinione pubblica sulla lotta contro le malattie del sangue. Hanno ritirato il premio i vicepresidenti Matteo Stoppa e Carlo Crivellari.
NOTE
Un po’ di storia. Il “Ringraziamento” è un evento che segna la fine e l’inizio dell’annata agraria. È una festa nata per volontà degli agricoltori e che si è estesa su tutto il territorio nazionale come appuntamento fisso anche nei più piccoli paesi. Una giornata in cui si ringrazia, appunto, per il raccolto dei campi e si chiede la benedizione sui frutti della terra e sui mezzi agricoli. Il “Ringraziamento” è stato istituito storicamente in tutti i centri rurali nel 1951 per iniziativa della Coldiretti, perché si è voluto dare un nuovo vigore alla tradizionale festa di San Martino, che ha sempre segnato la fine dell’annata agricola. Questa festa è entrata ufficialmente anche nel calendario liturgico come ricorrenza a novembre. Nel 1973, con la pubblicazione del documento pastorale “La Chiesa e il mondo rurale italiano”, i Vescovi italiani hanno assunto questa giornata come occasione di riflessione ed evangelizzazione della Chiesa locale ed ogni anno diffondono un messaggio dedicato. È una giornata in cui si prega per il dono che Dio ha fatto all’umanità, affinché continui a vegliare e custodire il suo Creato. Tra l’atto del ringraziamento e la benedizione si tratta di un momento importante che permette di portare avanti nel tempo il legame tra la terra, chi la lavora e Dio, dove l’agricoltore si fa custode responsabile della terra mediante la sua attività.