VOTIAMO LA LISTA 1 COLDIRETTI PER IL PIAVE
Si vota il 15 dicembre 2024 dalle ore 8.00 alle ore 20.00
VOTA COLDIRETTI PER IL PIAVE:
- per la difesa idraulica
- per le opere che garantiscono l’acqua a famiglie e imprese
- per le opere che difendono le nostre case e aziende
- per essere sempre un passo avanti ai cambiamenti
- perché abbiamo l’esperienza per governare la bonifica
- perché non scappiamo di fronte ai problemi
La lista dei candidati al governo del Consorzio Piave:
IL CONSORZIO PIAVE AL VOTO: RICONFERMARE COLDIRETTI SIGNIFICA GARANTIRE IL FUTURO MIGLIORE.
Le sfide vanno dalla sicurezza idraulica alla siccità. I cambiamenti richiedono un governo stabile
Il Consorzio Piave, guidato da Amedeo Gerolimetto andrà al voto domenica 15 dicembre 2024.
La lista Coldiretti per il Piave garantisce le migliori garanzie per un futuro ben governato.
Il Consorzio Piave è il più grande consorzio irriguo del Veneto, una storia lunga seicento anni e chi lo guida lo sa bene perché dovrà affrontare sfide importanti.
È necessario essere pronti ad intervenire con soluzioni che fronteggino quanto abbiamo visto in questi cinque anni ossia gli eventi meteo estremi. Nel 2022 non sapevamo come garantire l’acqua irrigua per tutti e nel 2024, drammaticamente, a fare i conti con allagamenti ripetuti e spesso sulle stesse aree - spiega il presidente Amedeo Gerolimetto - Due aspetti, apparentemente contrapposti, che ormai appartengono alla quotidianità del nostro lavoro. Sul fronte della disponibilità idrica, è costante l’impegno del Consorzio nel ricercare, in accordo con Regione Veneto e Autorità di Distretto delle Alpi Orientali, la possibilità di mantenere l’alimentazione delle grandi reti derivate con acqua del fiume Piave. L’acqua nelle nostre città come Castelfranco o Treviso esiste perché secoli fa i nostri avi hanno scavato una fittissima rete di canali che conduce l’acqua del Piave a percorrere l’alta pianura trevigiana, un luogo fatto di terreni aridi e ghiaiosi che per loro natura possono essere coltivati solo in presenta delle reti irrigue strutturate (a pressione o a gravità) che il Consorzio gestisce.
SERVONO METODI IRRIGUI PIÙ EFFICIENTI
L’alimentazione di queste reti è possibile perché la Regione ci concede di derivare l’acqua dal Piave: le concessioni sono scadute ed il loro rinnovo è in corso, ma norme europee hanno introdotto altri obiettivi, come la garanzia che i fiumi mantengano le loro caratteristiche qualitative e quantitative, che quando l’acqua scarseggia obbligano a ridurre le derivazioni. Per continuare a dare servizio irriguo all’agricoltura è necessario utilizzare metodi irrigui più efficienti, come l’irrigazione a goccia, e ridurre ogni tipo di spreco ed uso ingiustificato. Sul fronte opposto l’emergenza maltempo che da qualche anno sembrava un ricordo e che invece da sei mesi è tornata alla ribalta: ora la priorità è cercare ogni soluzione volta ad incrementare la sicurezza idraulica in un territorio che si è tornato a mostrare fragile per eventi di intensità sempre maggiore”.
LA PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE è un’attività nella quale il Consorzio Piave ha investito fin dalla sua nascita. Sulle reti derivate dal fiume Piave sono presenti 49 centrali di produzione di energia rinnovabile idroelettrica, tra le quali 7, le più grandi, sono gestite da ENEL, 31 da privati e le rimanenti 11 dal Consorzio. Gli introiti di quest’ultime entrano come fattore positivo nel bilancio consorziale, riducendo i costi sostenuti dai consorziati, in particolare quelli energetici per sollevamento irriguo. Questa attività inoltre è un importante contributo allo sviluppo sostenibile.
€ 20 MILIONI PER INNOVAZIONE E RISPARMIO IDRICO SU 3000 HA.
Progetti finanziati nell’ambito PNSR (Piano Nazionale di Sviluppo Rurale) 2014-2020
Sono stati conclusi i lavori di riconversione irrigua nei comuni di Arcade, Paese, Nervesa, Crocetta, Montebelluna, Quinto e Morgano. A causa della pandemia la loro conclusione ed entrata in esercizio ha subito un notevole rallentamento oltreché una maggiorazione di costi con la necessità di reperire risorse. Tre progetti che hanno permesso la riconversione irrigua di 3060 ettari di terreno agricolo tramite la posa di oltre 270 km di condotte e il risparmio del 50% di risorsa idrica rispetto all’irrigazione a scorrimento.
RICONVERSIONE IRRIGUA NEI COMUNI DI ARCADE, NERVESA DELLA BATTAGLIA E POVEGLIANO
dell’importo di € 2.622.808,53
• L’estensione totale dell’impianto in oggetto è di 439 ha di terreno agricolo, di cui 253 ha ricadono nel territorio di Arcade, 137 ha nel territorio di Nervesa della Battaglia e 49 ha nel territorio di Povegliano.
• È prevista l’installazione di un’ulteriore pompa con relativi quadri elettrici nella stazione di pompaggio esistente posta in fregio al Canale Piavesella.
RICONVERSIONE IRRIGUA NEI COMUNI DI ARCADE, NERVESA DELLA BATTAGLIA E POVEGLIANO
dell’importo di € 2.622.808,53
• L’estensione totale dell’impianto in oggetto è di 439 ha di terreno agricolo, di cui 253 ha ricadono nel territorio di Arcade, 137 ha nel territorio di Nervesa della Battaglia e 49 ha nel territorio di Povegliano.
• È prevista l’installazione di un’ulteriore pompa con relativi quadri elettrici nella stazione di pompaggio esistente posta in fregio al Canale Piavesella.
RICONVERSIONE IRRIGUA NEI COMUNI DI ISTRANA, PAESE, QUINTO DI TREVISO E MORGANO
dell’importo di € 12.336.347,71
• L’estensione totale dell’impianto in oggetto riguarda 2000 ha di terreno agricolo, di cui 735 ha ricadono nel territorio di Istrana, 693 ha nel territorio di Paese, 365 ha nel territorio di Quinto e 207 ha in quello di Morgano.
• L’acqua verrà prelevata dalla parte terminale del canale Padernello, al confine tra Trevignano e Montebelluna, e addotta esclusivamente a gravità alla rete distributrice tramite una condotta principale della lunghezza di 8800 m e diametro 1,4 m.
5 ANNI DI OPERE PER LA DIFESA IDRAULICA POST TEMPESTA VAIA
Sono stati realizzate numerosi interventi sia di ripristino che di costruzione di nuove opere idrauliche
Oltre che una scia di distruzione e danni, la tempesta Vaia (dal 26 al 30 ottobre 2018) ha consentito di attivare una serie di fondi per la ricostruzione post-evento nell’intero territorio veneto.
Il Consorzio Piave è uno dei soggetti attuatori individuato dalla Regione per interventi di aumento della resilienza idraulica nel proprio comprensorio. In questi 5 anni sono stati realizzate numerosi interventi sia di ripristino che di costruzione di nuove opere idrauliche:
• Il torrente Ponticello è stato interessato da importanti lavori di sistemazione dell’alveo con sistemazione delle sponde e del fondo, mediante realizzazione di briglie e difese delle sponde in roccia calcarea. L’intervento interessa l’area tra Pederobba e Possagno e per circa 6 km.
• A Portesine - il più grande impianto di sollevamento idrovoro che il Consorzio gestisce a servizio del bacino Fossetta (6000 ha) tra Roncade e Meolo - si è completato il potenziamento dell’idrovora nuova con l’ultimo gruppo di pompaggio mancante in soccorso di eventuali malfunzionamenti degli altri. Si tratta di una nuova pompa da 6 mc al secondo.
• A Gorgo al Monticano: l’ultimo impianto idrovoro ancora funzionante con motori a scoppio, noto come Fossabiuba, è stato completamente elettrificato
• A Cornuda si è finalmente intervenuti lungo il Ru Bianco; adeguando la sezione e rimuovendo le ostruzioni si è data maggiore sicurezza al centro abitato.
• All’opera di presa di presa di Nervesa sono state sostituire le paratoie Galileo danneggiate dal materiale trasportato in galleggiamento (tronchi) durante la prolungata piena originata dalla tempesta Vaia.
• In sinistra Piave, sono state realizzate due casse di espansione lungo il torrente Codolo o Ghebo a San Fior ed il completo rifacimento del ponte di via XXX Ottobre sul Codolo a Codognè, che quest’anno, con gli ultimi eventi alluvionali, hanno dimostrato la loro utilità.
• Sono in fase di completamento due casse di espansione sul torrente Riazzolo a Fonte e San Zenone degli Ezzelini per la messa in sicurezza dell’area a valle ed in particolare del tratto di Superstrada Pedemontana Veneta intersecato.
• Si è completata l’automazione di un gruppo di chiaviche sul fiume Monticano per rendere più efficiente l’esercizio e la sicurezza idraulica dell’opitergino scolante nel fiume attraverso le nostre idrovore
• una nuova cassa di espansione è stata costruita ad Asolo (in via Tuna) e un’altra a Falzè di Piave utilizzando una ex-cava di proprietà dell’Amministrazione Comunale di Sernaglia.
PROGETTI E OPERE SUBITO CANTIERABILI
Oltre alle attività continue di manutenzione
“Oltre alle attività continue di manutenzione (fresature sponde, taglio erbe, ripresa dei cedimenti) abbiamo progetti e opere cantierabili per milioni di euro: il progetto di trasformazione irrigua di Vedelago (ben 32 milioni di euro per 2.200 ettari di area agricola riconvertibile), la riconversione di ben 5.500 ettari delle rimanenti aree del montebellunese, Vedelago, Trevignano e Paese per arrivare fino a Treviso, per un valore complessivo di 95 milioni di euro. Un ulteriore progetto esecutivo riguarda l’impermeabilizzazione dei canali principali: il canale di Ponente, il Derivatore Brentella, l’Emanuele Filiberto. Un progetto molto esteso e complesso per la quantità di canali interessati che raggiunge un importo totale pari a 27 milioni di euro” spiega Amedeo Gerolimetto, presidente del Consorzio Piave. Nel 2022, anno in cui il. costo dell’energia è salito alle stelle, si è dovuti ricorrere all’emissione di contributo suppletivo per far fronte al pagamento di bollette salatissime. Ora ci sono segnali di stabilizzazione del costo e questo speriamo possa avere un effetto positivo sui contributi dei prossimi anni.
Scarica il programma: https://veneto.coldiretti.it/wp-content/uploads/2024/11/A4-opuscolo-bonifica-PIAVE.pdf