23 Novembre 2011
Il futuro della Pac dopo il 2013

La Commissione Europea ha adottato lo scorso 12 ottobre il pacchetto legislativo sul futuro della Pac 2014-2020: sulle proposte si apre ora il negoziato, che vedrà coinvolti per la prima volta i Paesi dell’Est ed il Parlamento Europeo. La nuova riforma dovrà essere approvata entro il 2012. Coldiretti ha espresso un giudizio negativo in quanto:
- per gli agricoltori italiani si registra una diminuzione degli aiuti del 6%, circa 285 milioni di euro in meno rispetto al 2013;
- i criteri di distribuzione delle risorse finanziarie non vanno a premiare un’agricoltura che promuova competitività, occupazione e sicurezza alimentare;
- la definizione di agricoltore attivo è basata più sulle dimensioni che sui criteri di lavoro ed investimento.
Coldiretti metterà in campo tutte le azioni per correggere la proposta di riforma. Vediamo in sintesi gli aspetti più importanti della proposta. Viene confermata la ripartizione della proposta legislativa in due pilastri nell’ambito dei quali operano quattro regolamenti: pagamenti diretti, Ocm unica, sviluppo rurale e finanziamento della Pac.
Pagamenti diretti. Ci sarà un processo di convergenza del livello medio dei pagamenti del primo pilastro tra i vari Paesi, al fine di ridurre le attuali disparità e promuovere un’equa distribuzione delle risorse. Ciò comporta una perdita di 240 milioni di euro per l’Italia. Sarà assegnato ad ogni Stato membro un massimale nazionale di risorse, che potrà essere attribuito a livello regionale in base a criteri obiettivi, quali il potenziale agricolo o criteri ambientali. Gli importi dei pagamenti diretti concessi agli agricoltori saranno ridotti secondo le seguenti percentuali: 20% per importi superiori a 150.000 e fino a 200.000 euro, 40% per importi compresi tra 200.001 e 250.000 euro, 70% per importi tra 250.001 e 300.000 euro e 100% per importi superiori a 300.001 euro. I tetti aziendali saranno calcolati sottraendo dall’importo totale dei pagamenti diretti gli importi dei salari, inclusi i contributi sociali e le tasse relativi al lavoro. Anche gli importi sulle pratiche rispettose dell’ambiente non saranno contabilizzati al fine del calcolo del tetto aziendale. Non saranno concessi pagamenti diretti nei casi in cui l’importo annuale dei pagamenti diretti sia inferiore al 5% del totale delle entrate ottenute da attività non agricole nell’anno fiscale più recente o nel caso in cui le superfici agricole siano principalmente mantenute naturalmente per il pascolo e per la coltivazione e non venga svolta attività agricola: tale condizione non si applicherà agli agricoltori che hanno ricevuto meno di 5.000 euro di pagamenti diretti nell’anno precedente (criterio dell’agricoltore attivo). Ogni Stato membro potrà stabilire un limite minimo (100 euro o un ettaro di terreno) sotto il quale non concedere il pagamento diretto. La proposta di regolamento prevede un’articolazione in sei tipologie di pagamenti diretti:
1. Pagamento disaccoppiato di base (obbligatorio): questi titoli saranno assegnati con presentazione della domanda entro il 15.05.2014, in numero uguale agli ettari ammissibili, per gli agricoltori che soddisfano il principio di agricoltore attivo, che nel 2011 hanno attivato almeno un titolo di pagamento diretto o hanno prodotto ortofrutta e/o coltivato vigneto. Entro il 2019 tutti i titoli all’aiuto in uno Stato membro o nella regione interessata dovranno avere un valore unitario uniforme (principio della convergenza interna). Sarà istituita una riserva nazionale per assegnare i diritti all’aiuto, in via prioritaria, ai giovani agricoltori che iniziano un’attività agricola.
2. Pagamento disaccoppiato ecologico o greening (obbligatorio): gli agricoltori che hanno diritto ai pagamenti dovranno osservare le seguenti pratiche agricole, a beneficio del clima e dell’ambiente:
a) diversificazione delle colture: quando le superfici superano i 3 ettari dovranno essere previste almeno tre tipi di colture (ogni coltura dovrà interessare almeno il 5% e non superare il 70% della superficie). Sono previste deroghe per specifiche colture (riso, prati);
b) mantenimento dei pascoli permanenti;
c) aree ecologiche: il 7% della superficie agricola dovrà essere adibita a fini ecologici (fasce tampone, terreno a riposo, terrazzamenti, ecc…).
Gli agricoltori biologici, nonché le aziende rientranti nelle aree Natura 2000 hanno diritto a percepire la componente ecologica dei pagamenti diretti.
3. Pagamento disaccoppiato alle aree svantaggiate (facoltativo): gli Stati membri potranno concedere un pagamento agli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base la cui azienda sia ubicata, in parte o totalmente, nelle aree soggette a svantaggi naturali come stabilite dal nuovo regolamento sullo sviluppo rurale. Il pagamento sarà annuale.
4. Pagamento disaccoppiato per giovani agricoltori (obbligatorio): si tratta di un pagamento annuale per i giovani che si insediano per la prima volta in qualità di capo azienda, o che hanno già presentato nei cinque anni precedenti la domanda al regime dei giovani agricoltori del Psr o che hanno meno di 40 anni di età. Il sostegno è concesso sotto forma di pagamento annuale, per un periodo massimo di cinque anni.
5. Pagamento disaccoppiato piccoli agricoltori (obbligatorio): è riservato a coloro che detengono diritti assegnati nel 2014, nel rispetto dei requisiti minimi a ricevere i pagamenti diretti, con domanda da effettuarsi entro il 15.10.2014, per importi compresi tra 500 e 1.000 euro. Gli agricoltori che accedono a tale regime riceveranno un pagamento annuale che sostituisce tutti i pagamenti diretti.
6. Pagamenti accoppiati (facoltativi): per tipi di agricolture in difficoltà o di particolare importanza per ragioni economiche, sociali o ambientali.
Ocm unica. Sono previste norme finalizzate al riconoscimento delle organizzazioni di produttori, al sostegno per la costituzione dei gruppi di produttori, all’adozione di regole di commercializzazione, all’attivazione di una riserva per le crisi nel settore agricolo, all’applicazione di strumenti di misure di sostegno per malattie animali/perdita fiducia dei consumatori e per risolvere problemi specifici. Saranno aboliti i sostegni per le associazioni ortofrutticole ed al 30.09.2015 avrà termine il sistema delle quote zucchero. Rimarranno in vigore l’intervento pubblico e l’ammasso privato per alcune produzioni.
Sviluppo rurale. Gli obiettivi si concretizzano in sei priorità:
1. trasferire le conoscenze promuovere l’innovazione in agricoltura;
2. rafforzare la competitività e la produttività agricola;
3. promuovere l’organizzazione della catena alimentare e la gestione del rischio;
4. ripristinare, conservare e valorizzare gli ecosistemi che dipendono dall’agricoltura;
5. promuovere l’efficienza delle risorse e sostenere la transizione verso un’economia a basso carbonio e resistente ai cambiamenti climatici;
6. promuovere l’inclusione sociale e la riduzione della povertà, lo sviluppo economico nelle zone rurali.
Particolare attenzione viene posta ai giovani agricoltori, alle piccole aziende, alle zone di montagna ed alle filiere corte. Possono essere finanziate azioni per promuovere la cooperazione tra soggetti della catena agroalimentare.

DGR. 1134 del 01.10.2024

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PSR Rovigo Corsi

 

 PSR Rovigo - Corsi

 

Misura PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 "PARCO AGRISOLARE" Progetto finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU

Questa misura prevede il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. OBIETTIVO: Sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo.

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