15 Gennaio 2010
CONFAGRICOLTURA E COLDIRETTI CONTRO LA DISCARICA DI RIFIUTI PERICOLOSI DI PINCARA

Bosco (Coldiretti) e Casalini (Confagricoltura): “Serve una programmazione regionale”
 
C’è il pieno appoggio di Confagricoltura e di Coldiretti al Comune di Pincara e alle altre amministrazioni locali per attuare ogni iniziativa politica e tecnica per fermare l’insediamento della discarica di rifiuti pericolosi progettata a Pincara.
I presidenti delle organizzazioni agricole Stefano Casalini (Confagricoltura) e Valentino Bosco (Coldiretti) si fanno interpreti delle numerose aziende agricole associate con produzioni di qualità che sarebbero pesantemente danneggiate dalla installazione dell’impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti pericolosi.
«Non condividiamo – dichiarano unitamente i due presidente delle associazioni agricole, Valentino Bosco e Stefano Casalini – che la decisione sull’istallazione di un impianto a grande impatto ambientale, come una discarica, sia lasciata ad un soggetto privato e non sia regolamentata attraverso un piano pubblico sulla gestione dei rifiuti. La Regione deve assumersi la responsabilità di formulare un tale progetto, suddividendo gli impianti di discarica in modo equo tra le varie province, anche in base a chi produce il rifiuto da smaltire».
“Il percorso per l’insediamento della discarica è sconcertante ed è una evidente lacuna della normativa urbanistica e ambientale” osservano Bosco e Casalini
“Alle amministrazioni locali si chiede che realizzino la propria programmazione in modo coordinato con il quadro urbanistico e ambientale regionale. Di fatto è poi possibile inserire impianti con fortissimo impatto sul territorio, in contrasto con le scelte di programmazione territoriale fatte dalle amministrazioni locali e vanificando investimenti già realizzati e altri programmati sulla base di quelle scelte”.
“Non possiamo accettare che attraverso la acquisizione di un terreno agricolo si apra il varco ad una installazione di questo tipo del tutto in contrasto con le scelte della popolazione e delle imprese locali”.
Sulla produzione agricola del territorio l’insediamento avrebbe un pesante e diretto impatto economico. Le aziende ortofrutticole che hanno contratti in corso con imprese agroalimentari per produzioni di qualità hanno già ricevuto l’avviso che il contratto verrà rescisso poiché i disciplinari di produzione vietano la presenza di discariche nelle vicinanze.
Il territorio interessato dalla discarica è zona di produzione di prodotti con protezione geografica europea recentemente acquisita: l’aglio bianco DOP e l’insalata di Lusia IGP.
Al danno produttivo si aggiungerebbe quello patrimoniale derivante dalla svalutazione dei terreni agricoli della zona.

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