NATALE: PER IL SESTO ANNO LA STATUINA DEL PRESEPE 2025 RAPPRESENTA I TEMI DELL’INTEGRAZIONE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
È STATA CONSEGNATA AL VESCOVO PIERANTONIO PAVANELLO DA CONFARTIGIANATO E COLDIRETTI
Le statuine sono state donate alla Diocesi di Adria-Rovigo alla presenza del Vescovo Pavanello, direttore Forina Rampolla per Coldiretti
e Veronica Bonsi per Confartigianato Polesine

Coldiretti e Confartigianato Polesine hanno consegnato al Vescovo Mons. Pierantonio Pavanello le statuine del presepe che quest’anno rappresentano il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, con l’obiettivo di far emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. Obiettivo: aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente, ma anche del futuro.
Le statuine sono state donate su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle Diocesi italiane. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti, con il patrocinio della “Fondazione Fratelli tutti” e Avvenire, vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile. Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio aggiungiamo ogni anno nuove figure e nuovi mestieri. Nel 2020 la statuina rappresentava i valori della solidarietà durante il Covid, nel 2021 l’innovazione digitale, nel 2022 la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente, nel 2023 la formazione e l’apprendistato, nel 2024 la qualità del cibo made in Italy. Anche quest’anno il manufatto è stato realizzato dal Maestro artigiano leccese Claudio Riso, che ha saputo tradurre questi valori in un simbolo semplice e immediato. La statuina di quest’anno rappresenta la capacità degli imprenditori artigiani di costruire comunità attorno al lavoro, promuovendo integrazione, rispetto e collaborazione.
“La qualità del lavoro è un pilastro fondamentale per tutelare la dignità delle persone e la competitività del Made in Italy agroalimentare, promuovendo legalità e rispetto. La scelta della figura dell’agricoltrice vuole simboleggiare i valori di inclusione e sicurezza che caratterizzano da sempre il mondo agricolo - sottolinea il direttore Gerardo Forina Rampolla per Coldiretti -. Ma la statuina simboleggia anche il nuovo protagonismo femminile nelle nostre campagne, dove la componente rosa sta diventando sempre più determinante in termini di innovazione e di welfare, con le tante iniziative sociali come fattorie didattiche, agriasili e progetti di accoglienza per donne in difficoltà”.
«Per questa edizione, d'intesa con Fondazione Symbola e Coldiretti. la statuina vuole simboleggiare la capacità degli imprenditori artigiani, con storie e competenze diverse, di creare comunità intorno al lavoro, esprimendo attraverso gesti semplici un messaggio di unione e rispetto. Questa iniziativa vuole essere un segno di speranza e inclusione – sottolinea Veronica Bonsi, componente della Giunta di Confartigianato Polesine -, in linea con lo spirito del Presepe, che da sempre racconta la quotidianità delle nostre comunità. La statuina evoca la speranza di una comunità aperta, nella quale nessuno è escluso e la tutela della vita e della dignità di ciascuno è priorità condivisa".


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